Un lungo contenzioso tra i Comuni di Borgo San Lorenzo e Palazzuolo sul Senio, finito prima davanti al Tar, poi al Consiglio di Stato, ora si è concluso, con la vittoria del Comune borghigiano. Il consiglio di Stato infatti ha dato torto al Comune di Palazzuolo, condannandolo a versare quanto dovuto a Borgo, una somma di 30.500 euro.
La vicenda riguarda il trattamento economico del responsabile della polizia Municipale di Palazzuolo. Nel 2005 e poi nel 2009, infatti, i due comuni avevano stretto un accordo per la gestione unitaria della Municipale: Borgo San Lorenzo era capofila, ovvero responsabile della gestione associata, e pagava tutti gli operatori. Poi l’altro ente, cioè il Comune di Palazzuolo rimborsava "pro quota" quanto dovuto. Così il Comune di Borgo aveva distaccato un suo ispettore, Marco Bambi – attuale comandante del distretto di Borgo San Lorenzo e del corpo unico della polizia Municipale del Mugello – per sei ore settimanali presso il Comune di Palazzuolo, e questo ente con decisione autonoma, attribuì poi al dipendente la "Posizione Organizzativa", ovvero la responsabilità del servizio, P.o. che prevede un compenso annuo.
Il contenzioso è nato dal fatto che Palazzuolo aveva restituito al Comune di Borgo solo la sua quota parte, "provvedendo unilateralmente – nota il Consiglio di Stato – ad una loro rideterminazione", ritenendo che i costi "dovevano essere rimborsati solo in proporzione alle ore svolte dal dipendente presso il suo territorio".
Il Tar, nel 2021 dava ragione a Borgo San Lorenzo, rilevando che quello in questo era "un emolumento interamente correlato alla assunzione di particolari responsabilità che dipendevano dal conferimento della responsabilità del servizio di p.m., unilateralmente disposto dal Comune di Pallazuolo in relazione ad esigenze organizzative esclusivamente proprie". Così Palazzuolo ha insistito nella causa e ha impugnato la pronuncia del Tar. Ma anche il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Borgo. Mettendo la parola fine al contenzioso, con Palazzuolo che dovrà versare 30 mila euro all’amministrazione comunale confinante.
Paolo Guidotti