Valdo
Spini
Ricordi di via Laura. L’allora facoltà di Scienze Politiche Cesare Alfieri era un tempo in via Laura. Nella seconda metà degli anni settanta la facoltà decise di dare un vigoroso impulso alla presenza di delle discipline economiche prima piuttosto neglette. Arrivò così un folto gruppo di professori da Roma come Ezio Tarantelli (che doveva essere ucciso dalle Brigate Rosse) per la politica economica, Fausto Vicarelli per l’economia politica, Giorgio Ruffolo per la programmazione e un giovane incaricato di Economia monetaria, Mario Draghi. Anch’io vi collocai all’inizio del 1977 il mio posto di assistente di ruolo, nell’Istituto di Economia spostandomi dalla mia collocazione di contrattista ad Economia e Commercio. Ricordo che al principio questa improvvisa crescita era avvenuta senza usufruire di spazi adeguato. Tutto l’Istituto stava in via Laura in una sola stanza! Quando mi presentarono a Mario Draghi, tutti mi sussurrarono che era bravissimo. Posso dire che Mario Draghi, certamente una personalità riservata e discreta, non è affatto quell’algido che talvolta si vuole descrivere, ma molto cordiale e disponibile. Amato dagli studenti, molto preciso nella didattica (usava anche il 29 come voto, un soffio sotto il trenta) . I suoi libri di testo se ben ricordo, erano la Economia Monetaria di Mario Arcelli e Macroecomics di Rudiger Dornbush e Stanley Fischer due economisti del Massachusetts Institute of Technology, il famoso MIT dove aveva studiato anche lui. Regnava nell’Istituto un clima di grande impegno non solo scientifico, ma anche civico, di economia applicata ai problemi italiani. Nel 1979 venni eletto deputato e andai in aspettativa (del resto -giustamente- obbligatoria).
La politica mi prese totalmente, anche perché, due anni dopo, nel 1981, divenni vice segretario nazionale del Psi. Ma mi è sempre rimasta una grande nostalgia di quell’Istituto e di quel periodo. Con Mario Draghi naturalmente continuammo a vederci nelle varie fasi della sua prestigiosa carriera.