
Un tratto di via Fontelucente, al centro delle polemiche per la pedonalizzazione
Tubo dell’acquedotto a vista, nessun allaccio alla rete del gas metano o alla fibra internet e, soprattutto, tante troppe auto in transito.
Via Fontelucente non ce la fa più. Una volta era una stradina paesaggistica e di servizio locale. Oggi, invece, è tornata nuovamente a essere la scorciatoia dagli automobilisti frettolosi, che vogliono scostarsi rapidamente da San Domenico alla valle del Mugnone.
E’ così da una decina di mesi. Ovvero da quando sono state tolte le transenne, che negli ultimi tre anni hanno bloccato l’accesso alla ripida e stretta lingua di asfalto, dopo che una smottamento si era mangiato parte del fondo stradale, oggi finalmente risistemato.
Una buona notizia per automobilisti ma che preoccupa i residenti, che da tempo chiedono un limitazioni dei transiti ai veicoli "forestieri" e propongono di rendere l’area pedonale.
Dietro la loro richiesta anche il fatto che tutta zona è classificata ad alto rischio frana.
Fontelucente è infatti "codice rosso", il livello massimo di pericolosità, dopo che la collina nel 1966 fu interessata da un’imponente frana che ha lasciato segni ancora oggi visibili.
Gli studi e le indagini effettuate hanno previsto che per la messa in sicurezza servono milioni di euro. Da anni quindi è tutto fermo.
Delle criticità di via di Fontelucente si è parlato nell’ultima seduta del consiglio comunale, dove Edoardo Canino, capogruppo del centrodestra per Fiesole, ha presentato in una interrogazione che ha permesso all’assessore Tommaso Rossi di fare "un focus" .
In particolare è stato confermato l’impegno per riprendere il confronto con la Regione sul rischio frana. Per l’acquedotto si è confermato che l’intervento rientra nel piano degli investimenti di Publiacqua. Difficile, senza il coinvolgimento delle utenze private, poter estendere invece la rete del gas o Fibra, almeno a breve.
"Per la viabilità- ha detto quindi categorico l’assessore- escludo la pedonalizzazione e al momento non sono previsti interventi di limitazione d’accesso".
Delusi i residenti. "Sulla zona c’è un’ordinanza che vieta il transito ai non residenti della valle del Mugnone ma che è illegittima, come detto dal difensore civico, a causa dell’"indeterminatezza dei soggetti coinvolte".
"Infatti - spiega Simone Crescioli del gruppo xFontelucente+sicurezza- nessuno è mai stato multato. La situazione è quindi incontrollata. Rinnoviamo l’invito all’Aministrazione a trovare una soluzione. Serve un provvedimento adeguato e che venga fatto rispettare".
Daniela Giovannetti