
L’intervento di restauro deciso dopo la morte della lavoratrice investita .
"La tragedia che ha vissuto la nostra famiglia è servita per prendere coscienza del fatto che questa è un’area che deve essere messa in sicurezza": le parole di Stefano Celentano sono state il sigillo a una mattinata densa di emozioni in via Einstein.
Arrivata a un anno dalla morte di Susanna, la sorella di Stefano, che lavorava alla Leonardo e che dodici mesi fu travolta da un Tir in retromarcia. Mentre era alla fermata dell’autobus, aspettando ‘solo’ di tornare a casa. E’ stato qui che ieri mattina è stata ufficializzata la cantierizzazione dell’area, alla presenza delle organizzazioni sindacali, dell’amministrazione comunale, ma anche del responsabile dello stabilimento della Leonardo. Diego Baron.
E se Stefano Celentano ha ribadito un altro concetto fondamentale, ovvero che "la cultura della prevenzione deve essere applicata dovunque", Angela Torchi (Rsu Fiom Leonardo) ha voluto mettere l’accento su come questo sia "l’esempio più significativo di quella che può essere definita come ‘migliore pratica’ di collaborazione fra amministrazione comunale, rappresentanze sindacali e azienda, che ha compreso appieno le criticità esistenti nell’area in questione. Ma questo deve essere soltanto l’inizio, dobbiamo continuare a muoverci tutti insieme per migliorare ancora di più questa parte di territorio".
"Siamo qui per ricordare Susanna – ha aggiunto Baron – e avviare in modo concreto un progetto importante". Il frutto, come sottolineato dall’assessore Ballerini, di "un significativo lavoro di rete e di un obiettivo comune da raggiungere. Certo, c’è il rammarico di essere arrivati in ritardo, ma il dramma vissuto qui in via Einstein deve essere la spinta per andare avanti in modo da tutelare, sempre meglio, la collettività".
Pier Francesco Nesti