
"Cosa c’è di etico nel licenziare 422 persone con una mail, senza aprire un confronto con le rappresentanze sindacali, e con le istituzioni democraticamente elette?". Il sindaco di Firenze Dario Nardella lancia la stoccata a Melrose, il fondo finanziario inglese che detiene Gkn Driveline Firenze. L’attacco arriva dal palco del festival nazionale dell’Economia Civile che si è aperto ieri a Firenze. "Se andate a guardare il sito web del fondo vedrete molto ben evidenziati questi concetti: etica, responsabilità sociale, sostenibilità" dice Nardella. "Da sindaco della Città metropolitana di Firenze - prosegue Nardella - non ho avuto opportunità di parlare con chi davvero ha in mano i destini di questa azienda: nessun membro del management del fondo si è mai palesato in questo territorio, e ha mai accettato un confronto con le istituzioni. Ci troviamo spesso a parlare con gli avvocati nominati dall’azienda, che però non hanno alcun mandato a decidere, ma solo quello di discutere e riportare le decisioni a chi davvero comanda in questo sistema, ma che non si palesa con le istituzioni".
A margine del festival, Nardella e il ministro del Lavoro Andrea Orlando si sono incontrati e tra gli argomenti discussi anche Gkn, in particolare la necessità di rafforzare le tappe delle nuove norme contro le delocalizzazioni selvagge. Il caso Gkn è stato anche al centro della puntata di giovedì di ‘Piazza Pulita’ su La7, con collegamento in diretta dallo stabilimento dove il delegato Rsu Paolo Marini ha ricordato che "qui non ci sono imprenditori ma pirati". Gli operai, arrabbiati ma non rassegnati, hanno chiesto ancora una volta che il governo batta un colpo. "Fare una cooperativa di lavoratori? Possiamo riaprire la fabbrica già domani e mandarla avanti meglio di prima. Possiamo anche assumere personale visto che ci liberiamo di stipendi pesanti" ha tuonato Dario Salvetti, altro delegato Rsu, riferendosi alle paghe del management. "Ma non va bene così, non accettiamo la deresponsabilizzazione dello Stato" ha aggiunto. Sul tema di una legge anti delocalizzazione, gli operai di Campi credono che la bozza del decreto legge che porta le firme del Ministro Orlando e della viceministra del Mise, Alessandra Todde, non sia sufficiente. "Bonomi (presidente di Confindustria nazionale, ndr) pensa che quel testo sia punitivo per le imprese? È come dire: se passi col rosso ti diamo dei soldi per non passare con il rosso la volta successiva" ha spiegato Salvetti. Ieri una nutrita delegazione si è recata a Roma per partecipare alla manifestazione dei lavoratori Alitalia, mentre un altro gruppo ha aderito allo sciopero del clima ’Friday for Future’, in centro a Firenze, perché "il posto di chi insorge per il lavoro è a fianco di chi insorge per il futuro ambientale del pianeta".