Vannacci fuori dai giochi. Sfuma la candidatura al Consiglio comunale. Decisivi Schmidt e Fdi

Il generale si sarebbe dovuto presentare come capolista con la Lega. Il ’niet’ del candidato sindaco del centrodestra e dei meloniani. ha convinto il Carroccio a fare dietrofront. Ci saranno Galli e Landi.

Vannacci fuori dai giochi. Sfuma la candidatura al  Consiglio comunale. Decisivi Schmidt e Fdi

Vannacci fuori dai giochi. Sfuma la candidatura al Consiglio comunale. Decisivi Schmidt e Fdi

Le resistenze di Eike Schmidt e la presa di posizione di Fratelli d’Italia hanno convinto la Lega a non presentare la candidatura del generale Roberto Vannacci alle comunali di giugno. L’ufficialità è arrivata ieri, con un comunicato della direzione cittadina del partito. "Alla fine, abbiamo congiuntamente deciso che, stante il notevole impegno per le elezioni europee, Vannacci non sarà candidato a Firenze, ma anche perché capolista nell’Italia centrale, sarà comunque fattivamente presente nel capoluogo regionale" per supportare la lista del Carroccio.

"L’alto ufficiale – si legge nella nota – si sta dedicando anima e corpo alla campagna per le Europe, girando in lungo ed in largo il Paese, ma sicuramente avrà un occhio di riguardo per Firenze, località che ama particolarmente e che vede nelle sue proposte molti spunti utili a risolvere l’annoso problema della sicurezza in città, causato dal malgoverno locale delle sinistre".

Sembra che a bloccare l’inserimento del generale nella lista della Lega sia stato soprattutto il candidato sindaco del centrodestra che, a Fratelli d’Itlia, Forza Italia e Lega, avrebbe fatto capire, neanche tanto velatamente, che una figura del genere non sarebbe stata gradita (ma anzi sarebbe stata inopportuna), soprattutto dopo le dichiarazioni sulle classi separate per i bambini disabili. Affermazioni, queste, che nei giorni scorsi hanno mandato in fibrillazione sia Schmidt che Fratelli d’Italia, chiudendo definitivamente ogni discorso su Vannacci a causa delle sue posizioni troppo oltranziste e poco o per nulla in linea con l’impronta che l’ex direttore degli Uffizi ha voluto imprimere .

E così la Lega ha dovuto abbandonare quell’idea, quella suggestione, che stava accarezzando da tempo. Dal Carroccio si fa comunque sapere che "la nostra lista, che presenteremo nei prossimi giorni, è assolutamente competitiva, ricca di figure di assoluto valore per esperienze e professionalità in vari campi e sono certo che riusciremo a centrare un risultato lusinghiero, contribuendo in modo determinante alla vittoria di Schmidt".

Il Carroccio si presenterà ai fiorentini con il consigliere regionale Giovanni Galli capolista seguito da Marco Landi, portavoce, al palazzo del Pegaso, dell’opposizione. Elbano di nascita, Landi ha tanti legami con Firenze: ci ha studiato, ha molti familiari che ci abitano e qui è nata anche Martina, la figlia. E poi, da quando nel 2020 è stato eletto in Consiglio regionale, vive più nel capoluogo che nella “sua“ isola.

Tra chi aspira a entrare nel Salone de’ Dugento per la Lega, poi, ci sarebbero anche gli avvocati Guglielmo Mossuto – specializzato in diritto della famiglia, separazioni e divorzio – e Piermario De Santo, Vito Poma, responsabile provinciale del dipartimento sport dei salviniani, e Jacopo Grassi, capolista, nel 2019, nella lista Ubaldo Bocci sindaco.

Antonio Passanese

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