NICOLA DI RENZONE
Cronaca

Vandalizzata la sede di VagliAttiva

La presidente di VagliAttiva denuncia atti vandalici con svastiche e danneggiamenti mirati alla sede dell'associazione, definendoli intimidatori. Si organizza un'assemblea per reagire e continuare le attività sociali.

Vandalizzata la sede di VagliAttiva

"Un gesto inquietante e una intimidazione mirata". Sono parole forti quelle che usa la presidente di VagliAttiva, Veronica Toniutti, per denunciare quanto accaduto nei giorni scorsi alla sede dell’associazione. Che è stata sfregiata con il disegno di alcune svastiche e dove i vandali hanno rovinato i volti di pitture e creazioni in cartapesta. Domenica mattina si è accorta lei stessa di accaduto nell’area dell’ex pattinaggio, recuperata proprio da VagliAttiva e ormai da anni adibita a sede per le attività sociali. "Domenica 18 febbraio – spiegano dall’associazione – abbiamo trovato segni di ostilità. Non i soliti puerili atti vandalici ma qualcosa che riteniamo più grave: sono state disegnate due svastiche con una bomboletta spray, è stata divelta la serratura del casottino in cui riponiamo le cose, è stato danneggiato il viso della polena del Galeone dei Pirati di Carnevale in modo singolare: non mirando a rovinarla o distruggerla ma incidendo il volto ed il collo". E’ stata poi "segnata" con la vernice nera la porta degli ex spogliatoi e sono stati danneggiati i disegni che abbellivano il muro, cancellando anche in questo caso dei volti. "Non grossolanamente - spiegano dall’associazione - ma colpendo una piccola parte specifica. Ci porta a pensare che tale gesto sia un messaggio, di tono intimidatorio o vendicativo". Intanto, per domenica è stata convocata un’assemblea per valutare e programmare le attività 2024, sistemare e pulire gli spazi. Oltre a valutare eventuali candidature per il consiglio direttivo. "Desideriamo affermare - afferma una nota - che questa situazione non ci spaventa, non ci abbatte, non ci ferisce. Anzi: cercheremo di fare del nostro meglio perché lo spaziotorni ad essere di tutta la collettività e perché si torni ad investire in massa le proprie energie nella cura, nell’allegria, nelle relazioni sociali".