
Tre immagini dei danni
Firenze, 11 febbraio 2024 – «Uno spettacolo indegno. Fino a questo momento non avevo mai visto una cosa del genere: sedie ribaltate, un grande ’fumicone’, bottiglie rotte, spazi didattici a soqquadro, computer rubati. Ma non riesco a capire perché distruggere la scuola".
A parlare è Maria Francesca Cellai, dirigente scolastico dell’istituto professionale alberghiero Buontalenti di Firenze: ieri la succursale di via dei Bruni è stata stato oggetto di atti vandalici e furti. E tra i responsabili ci sono anche studenti dell’istituto stesso, secondo la dirigente.
"Li ho riconosciuti, mentre scappavano. Saranno stati almeno dieci. Alcuni incappucciati e con gli occhiali da sole. Ma tra loro anche chi frequenta la scuola", racconta la preside che è stata allertata ieri intorno alle 12 da un cittadino che abita vicino al plesso scolastico, preoccupato dall’allarme che non smetteva di suonare.
"Mi sono precipitata a scuola insieme allo staff di dirigenza. Da lontano sembrava tutto normale ma poi, avvicinandoci agli ingressi, abbiamo notato che le porte erano state bloccate con i banchi, con alcune catene e pure con attrezzi da palestra", dice Cellai che a quel punto ha chiamato le forze dell’ordine e i dirigenti della Città Metropolitana.
"Appena ci hanno sentito si sono dati alla fuga, anche saltando da una finestra. Noi siamo riusciti a entrare all’interno, da un ingresso sul retro", spiega.
E una volta dentro la scuola, la preside ha purtroppo trovato una situazione di devastazione. "I nuovi locali, consegnati a settembre e ancora da inaugurare, sono stati fortemente danneggiati", dice, tanto che i laboratori cucine e sala sono stati chiusi per cui qui le lezioni saranno sospese.
"Chi è entrato conosce bene la scuola perché è andato a prendere le chiavi per aprire gli armadietti e le cantinette dove custodiamo i vini e i liquori per le attività didattiche: bottiglie vuote, rotte, bicchieri pieni di urina. Ci sono danni per almeno 5mila euro di materiale didattico" racconta. Ma chi è entrato ha aperto anche gli armadietti della vicepresidenza portando via molto denaro: "C’era l’incasso di venerdì scorso del bar gestito dai ragazzi disabili, circa 750 euro, e altri soldi messi via dagli insegnanti di lingua per l’acquisto di materiale didattico", dice la dirigente.
Dal primo sopralluogo, poi, sono stati ritrovati un manganello e attrezzi da muratore, oltre a catene e carte per giocare, mentre mancherebbero almeno tre computer portatili. "Se non hanno passato tutta la notte lì, poco ci manca. Le condizioni della scuola fanno capire che questi ragazzi ci hanno trascorso ore" dice la preside che, però, lascia agli inquirenti il lavoro investigativo.
«Sono molto preoccupata, non capisco se è un atto vandalico o un tentativo di occupare la scuola. In ogni caso è un segnale di forte disagio e noi insegnanti siamo chiamati a fare di più e meglio per i nostri ragazzi" commenta la preside che, fino a questo momento non aveva registrato situazioni problematiche tra i suoi studenti, circa 400 quelli della succursale, il doppio nella sede principale. Gesto assolutamente da condannare anche secondo il sindaco di Firenze, Dario Nardella: "I danni sono il frutto amaro di un’emergenza educativa che richiede risposte che la scuola, che è fondamentale, da sola non può dare. Entriamo in campo tutti. C’è un ‘noi’ più profondo da ricostruire, insieme alle famiglie, ai tessuti di quartiere, alle Istituzioni e alle agenzie aggregative ed educative. I giovani sono il nostro futuro e non possiamo perdere nessuno: la disgregazione, su cui incidono non poco gli strumenti digitali, va combattuta in ogni sua forma".