Scrittrice e antifascista, madre di Aldo, Carlo e Nello Rosselli. Firenze rende omaggio a Amelia Pincherle Rosselli e le intitola un’area pedonale a Porta al Prato, in prossimità del viale che porta il nome dei suoi due figli uccisi in Francia nel giugno 1937 per mano di un’organizzazione terroristica di estrema destra in collusione con i servizi segreti fascisti e tra i fondatori di Giustizia e Libertà, oltre che insieme ad altri intellettuali salveminiani della rivista “Non mollare“, che aveva sede in via Giusti, periodico clandestino antifascista pubblicato tra il gennaio e l’ottobre 1925. L’altro figlio Aldo era morto eroicamente (il 27 marzo 1916), poco più che ventenne, combattendo contro gli austriaci sul Pal Piccolo, nelle montagne della Carnia. La cerimonia è fissata per le 11 di domani alla presenza dell’assessora alla cultura della memoria e alla toponomastica Maria Federica Giuliani e Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli di Firenze.
CronacaUn’area pedonale per Amalia Rosselli