Un Polo contro i ’supermicrobi’. BioMerieux in campo per la ricerca

Nuovo centro di ricerca a Bagno a Ripoli per contrastare i 'supermicrobi' resistenti agli antibiotici. BioMérieux investe 9 milioni di euro per sviluppare soluzioni diagnostiche innovative.

Un Polo contro i ’supermicrobi’. BioMerieux in campo per la ricerca

Un Polo contro i ’supermicrobi’. BioMerieux in campo per la ricerca

BAGNOA RIPOLI (Firenze)

Un investimento di 9 milioni di euro per individuare e mettere a punto nuove soluzioni diagnostiche in grado di contrastare l’emergenza ‘supermicrobi’, gli agenti patogeni resistenti agli antibiotici. E’ l’obiettivo del nuovo centro di ricerca e sviluppo di bioMérieux a Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze, dove ierei è stato inaugurato un hub di ricerca internazionale da parte della multinazionale della diagnostica.

All’interno del complesso si troveranno una camera semi-anecoica che permette di effettuare delle prove di compatibilità elettromagnetica sugli strumenti diagnostici prodotti, in fase di prototipazione e sviluppo, e una camera climatica usata per simulare le condizioni ambientali alle quali i sistemi elettronici possono essere sottoposti durante l’uso normale, oltre a un laboratorio biologico.

BioMérieux prevede di portare nello stabilimento toscano la produzione del Vitek Ms Prime, un sistema di diagnostica di ultima generazione basato sulla spettrometria di massa che consente di individuare rapidamente le specie microbiche presenti in un campione biologico. "BioMérieux impiega a oggi, 310 persone - spiega Stathis Chorianopoulos, vicepresidente e direttore generale di Adriatic bioMérieux Italia - e grazie a questo investimento si prevede un incremento del 10% circa dei collaboratori, grazie ad una riorganizzazione interna delle linee produttive e degli spazi di ricerca e sviluppo, che potranno avvalersi della strumentazione più all’avanguardia".

"La resistenza agli antibiotici è diventata una pandemia silente, ce lo dicono i numeri, con 33mila morti all’anno in Europa e 11mila in Italia - ha affermato Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi clinici italiani (Amcli) -. Ma con i nuovi test diagnostici si potranno ridurre i decessi di oltre il 30%".

Gian Maria Rossolini, ordinario di microbiologia e microbiologia clinica all’Università di Firenze ha spiegato che il vantaggio di tale strategie non è solo in termini di vite umane, ma anche in termini economici: "La antibiotico-resistenza e le infezioni correlate all’assistenza hanno un impatto enorme sul nostro sistema sanitario nazionale. Si stima che ogni anno siano responsabili di 2,7 milioni di ricoveri per un costo diretto complessivo che ammonta a circa 2,4 miliardi di euro".

Olga Mugnaini