
Aiuti agli anziani per la spesa (Germogli)
Firenze, 7 luglio 2017 - Nei condomini popolari fiorentini sta per arrivare l'assistente di condominio. Obiettivo: combattere la solitudine e, soprattutto, rispondere ai bisogni degli anziani con minori mezzi e problemi di fragilità. Si tratta di un pacchetto di servizi indispensabili (dalla spesa a domicilio al servizio infermieristico, dalla pulizia della casa all'accompagnamento della persona, dalla fisioterapia di gruppo allo svolgimento di commissioni particolari) compresi dal progetto 'Assistenza domiciliare condivisa' Cocare, messo a punto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e dalla cooperativa sociale Il Girasole, specializzata nei servizi di cura, e sostenuto dall'assessorato al welfare del Comune di Firenze.
Il primo palazzo erp dove la nuova figura sarà sperimentata, gratuitamente per i residenti, nelle prossime settimane, è quello di via Dorso Manni Gelli nel quartiere 2, il più grande condominio popolare della Toscana, dove abitano 45 ultrasettantenni e dove i residenti hanno a disposizione una stanza dell'autogestione per gli incontri. Sarà il Comune a valutare i condomini popolari di sua proprietà nei quali si svolgerà il servizio.
Il progetto, finanziato dalla Fondazione Crf con oltre 100mila euro, è stato presentato oggi in Palazzo Vecchio, tra gli altri, dall'assessore al Welfare Sara Funaro, dal direttore generale Fondazione Cr Firenze Gabriele Gori, da Claudia Fiaschi dell'area Ricerca e Innovazione del Consorzio Co&SO e portavoce del Forum nazionale del Terzo settore. Il piano 'assistente di condominiò si compone di 4 fasi, preceduti da una fase zero, attualmente in corso negli alloggi popolari, che prevede la realizzazione di una mappatura e analisi del contesto (target famiglie, condomini e territorio), delle tipologie di bisogno (social, socio-sanitario e socio-assistenziale) e della sostenibilità del modello proposto.
La prima fase del progetto prevede l'attivazione del Servizio sportello attivo due volte la settimana in 10 condomini della città per intercettare i bisogni specifici dei nuclei familiari, offrire colloqui individuali al domicilio dell'anziano e predisporre pacchetti di servizi specializzati. La seconda fase, invece, prevede l'attivazione dei servizi individuati e il monitoraggio in itinere dell'andamento del progetto e della soddisfazione degli utenti. La fase numero tre è incentrata sulla valutazione dei risultati: ovvero la soddisfazione degli anziani assistiti, il sollievo dei caregiver familiari, l'organizzazione del servizio e la sostenibilità a lungo termine. Infine, l'ultima fase si basa sull'implementazione e la diffusione del progetto con l'individuazione di nuovi spazi dove possa essere applicato.
Per intercettare i bisogni reali e percepiti dal territorio in materia di assistenza agli anziani, è stata anche fatta un'indagine telefonica nei quartieri delle Cure, di Campo di Marte e a Novoli a Firenze. Un 15 per cento della popolazione residente ha dichiarato di aver bisogno di un servizio di assistenza agli anziani della propria famiglia. Nel dettaglio il 56% avrebbe bisogno di cure alla persona, il 46% avrebbe bisogno di pulizia e lavori domestici, il 30% di una persona per uscire di casa. Un 70 per cento degli intervistati ha giudicato l'assistenza condominiale un servizio utile: il 20% per motivi economici, mentre un altro 20% per avere un servizio di maggior fiducia e sicurezza.
«Con l'assistente di condominio diamo un servizio che risponde non solo ai bisogni singoli e differenziati degli anziani - ha spiegato Funaro - ma anche ai bisogni di socializzazione e agendo a livello condominiale ci permette di intervenite stimolando rapporti di buon vicinato».
«Con questo progetto - dichiara il direttore generale della Fondazione Cr Firenze Gabriele Gori - la nostra istituzione alimenta quel welfare di comunità che deve, col tempo, divenire cifra distintiva delle misure che aiutano il benessere in una logica aperta e condivisa e quindi caratterizzata da maggiore sostenibilità».