ROSSELLA CONTE
Cronaca

"Self check in negli hotel. Il Comune fa i controlli?"

Fagnoni: "Non chiediamo sconti o zone franche, ma regole uguali per tutti"

Lorenzo Fagnoni

Lorenzo Fagnoni

"Il Comune di Firenze si dice impegnato a intensificare i controlli sugli affitti brevi, con oltre mille sanzioni in quattro mesi. Bene: la legalità va sempre rispettata e noi siamo stati i primi a dirlo. La domanda è una sola: gli stessi controlli vengono fatti anche agli hotel che adottano il self check-in?".

L’attacco frontale arriva da Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence, commentando il bilancio delle attività di controllo sulle locazioni turistiche comunicato dal Comune di Firenze.

"Basta una semplice ricerca su internet per sapere che a Firenze ci sono almeno venti strutture alberghiere che adottano modelli di self check-in: codici via email o WhatsApp, totem automatici all’ingresso, concierge virtuali e accessi con tastierino numerico – argomenta ancora Fagnoni – senza personale fisico in sede o con presenza limitata a poche ore del giorno".

"Ci chiediamo e chiediamo al Comune: anche in questi casi i vigili vanno a controllare se ci sono i manuali multilingua, le istruzioni per la raccolta differenziata o la segnaletica per la sicurezza, così come viene richiesto alle attività extra-alberghiere? Il dubbio viene – continua il presidente di Property Managers Italia e Ceo di Apartments Florence – perché a leggere il regolamento comunale, sembra che le uniche attività soggette alla revoca dell’autorizzazione in caso di irregolarità siano proprio gli affitti brevi. È una disparità che non possiamo accettare". Quindi la preciszione:

"Non stiamo chiedendo sconti o zone franche per nessuno. Chiediamo solo che le regole siano le stesse per tutti – continua ancora Fagnoni – perché la concorrenza deve essere leale e trasparente, a prescindere dalla forma giuridica dell’attività".

"Il settore degli affitti brevi rappresenta una parte vitale dell’economia turistica fiorentina. Siamo i primi a volere legalità e rispetto delle norme – conclude nella sua riflessione Fagnoni – ma pretendiamo che lo stesso principio valga anche per le strutture alberghiere e le catene internazionali che operano con sistemi automatizzati".