MANUELA PLASTINA
Cronaca

Ultimatum dei pendolari in Regione

Incontro con l’assessore Baccelli per studiare una strategia comune da concordare poi con Trenitalia

Ultimatum dei pendolari in Regione

di Manuela Plastina

I pendolari dei treni sono stati finalmente ascoltati dalla Regione: i portavoce dei tre comitati che rappresentano i viaggiatori dei treni del Valdarno Direttissima, di Arezzo e della Valdichiana sono stati convocati in un incontro online dall’assessore ai trasporti Stefano Baccelli insieme ai responsabili regionali del settore Riccardo Buffoni e Angela Dondoli. "E’ stato un incontro positivo – commenta Baccelli – col quale avviamo un percorso di contatti continuativi e una periodicità almeno semestrale. Lo proseguiremo con determinazione coinvolgendo anche i gestori del servizio e della rete", ossia Trenitalia e Rfi coi i quali, continua l’assessore, "il confronto è costante anche in sede di cabina di regia".

L’attenzione dell’amministrazione regionale "non è mai venuta meno, così come le nostre richieste, alle quali aggiungiamo quelle che i tre comitati ci hanno sottoposto". Le lamentele espresse dai rappresentanti dei pendolari, prosegue Baccelli, sono importanti e da valutare: "Sono convinto che il livello del servizio offerto agli utenti debba e possa essere migliorato, prima di tutto riguardo ai problemi di puntualità che periodicamente si presentano".

Il comitato dei pendolari del Valdarno Direttissima è soddisfatto della convocazione e della promessa dell’assessore di incontri periodici coi rappresentanti dei pendolari, ossia dei diretti danneggiati dai disservizi su rotaie. Ma lamentano "dati sui ritardi ferroviari fornitici dalla Regione, disastrosi, soprattutto a dicembre – sostiene il portavoce Maurizio Da Re –. Sono stati causati al 50% da guasti sulla linea aretina, col 20% di media dei treni in ritardo nelle ore di punta".

Non a caso nell’ultimo mese del 2022 è scattato il bonus ritardi per i pendolari. Secondo Dal Re, la Regione non ha ancora indicato soluzioni per affrontare i disservizi, se non una riprogrammazione dei treni considerati "critici". Suggerisce allora lo stesso comitato. "Abbiamo presentato agli uffici un decalogo di proposte e di richieste da valutare e confrontare con Ferrovie".

Si tratta della verifica della concessione del bonus ritardi, rivedendo il calcolo dell’indice di affidabilità. C’è poi la riduzione dei troppo lunghi tempi di percorrenza dei treni sulla Direttissima, come sulla linea lenta. Inoltre i pendolari chiedono la riorganizzazione degli interregionali per Foligno e per Roma, portando la competenza regionale all’interno dei confini territoriali, ossia alle stazioni di Terontola e di Chiusi.

E ancora: chiedono la certezza che arrivino sei nuovi treni regionali con velocità di 200 kmh, come previsto dal contratto di servizio per il 2023, e l’utilizzo del nuovo sistema di segnalamento Ertms per migliorare il traffico ferroviario. Sul fronte infrastrutture propongono la disponibilità di nuovi binari alla stazione di Firenze Campo di Marte per poter avere un inserimento diretto dei treni sulla Direttissima; nel lungo periodo poi auspicano il raddoppio della linea già proposto anni fa dall’ex assessore regionale Ceccarelli. Infine sulla trasparenza è stata richiesta la pubblicazione sul sito della Regione delle informazioni sulla puntualità dei treni e sulle penalità inflitte a Trenitalia.