Uffizi, ventata di contemporaneità Aumenta la collezione di autoritratti

Donazioni degli artisti Penone, Bolin e Sagaria nelle nuove sale. La soddisfazione del direttore Schmidt .

Uffizi, ventata di contemporaneità  Aumenta la collezione di autoritratti

Uffizi, ventata di contemporaneità Aumenta la collezione di autoritratti

Una ventata di arte contemporanea agli Uffizi: i visitatori potranno infatti ammirare gli autoritratti fotografici di tre big come il poeta dell’arte povera Giuseppe Penone, la fotografa del femminile Ilaria Sagaria e il maestro del camouflage Liu Bonin. Autoritratti diversi fra loro che andranno ad arricchire la collezione inaugurata da Leopoldo de’ Medici, che ha recentemente trovato spazio nelle nuove sale degli Uffizi: l’opera di Sagaria, una fotografia vera e propria, manipola e distorce l’immagine dell’autrice quelle di Penone e Bolin immortalano delle performance artistiche che, nel primo caso indugiano sulla relazione tra uomo e natura e, nel secondo, esplorano il concetto di individualità. L’opera di Penone, ‘Rovesciare i propri occhi’, è un viaggio introspettivo praticato dall’esterno che separa l’autore dal proprio io e lo connette con la sua sensibilità di poeta. Attraverso un paio di lenti specchianti, l’artista restituisce all’osservatore quello che i suoi occhi assorbono dall’ambiente esterno, compreso il fotografo. Anche Sagaria sceglie di non mostrare i propri occhi. In ‘Dismorfofobia’, è stato spiegato, "l’autrice appare distopicamente distorta". Se Sagaria altera la percezione di sé stessa, Bolin cancella totalmente la propria.

Per il progetto ‘Hiding in Florence’, Bolin ha rinunciato alla sua identità per abbracciare quella di un visitatore qualsiasi, scegliendo di scomparire nella sala della Niobe, di confondersi tra le sculture della sala di Venere a Pitti e di diventare parte della sala Bianca. Soddisfatto il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: "Nel 2021 gli Uffizi hanno dedicato a Giuseppe Penone una mostra che ripercorreva i temi centrali dell’opera dell’artista - ha ricordato - In concomitanza con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, gli scatti fotografici di Ilaria Sagaria dal ciclo ‘Il dolore non è un privilegio’ sono stati messi a confronto con il busto di Costanza Bonarelli del Bernini, anch’essa vittima di violenza da parte dello scultore suo amante. In linea con la tradizione degli Uffizi, ho chiesto a entrambi gli artisti di donare un loro autoritratto". "E sono lieto - ha concluso - che al loro gesto generoso si sia unito quello di Liu Bolin, che, giunto a Firenze per la prima volta nell’autunno del 2022, e sopraffatto dalla loro bellezza dei nostri musei, ha deciso di realizzare ben tre diversi autoritratti".

Niccolò Gramigni