Uffizi, si apre il post Schmidt. Sangiuliano incontra Verde

Assegnato ufficialmente l’incarico all’ex direttore del complesso monumentale della Pilotta di Parma. Il ministro della Cultura: "Le Gallerie sono un’eccellenza italiana. A Simone l’appoggio di tutta la nazione".

Dopo la nomina attraverso il mega concorso per i direttori dei musei di fascia A, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha incontrato e assegnato ufficialmente a Simone Verde l’incarico per la guida degli Uffizi. Il suo arrivo nel complesso vasariano è atteso a giorni. Ma intanto il ministro ha voluto fare di persona gli auguri al successore di Eike Schmidt, che a breve si insedierà da direttore a Capodimonte di Napoli.

Gli Uffizi restano l’ammiraglia dei musei statali, sia dal punto di vista culturale che degli incassi. E Sangiuliano ha assicurato a Verde, che fino a ora ha diretto la Pilotta di Parma, "tutto il sostegno della nazione perché - ha detto - gli Uffizi sono una delle eccellenze della nazione italiana". Lo dimostrano le affluenze nel corso di tutto l’anno, e i nuovi record registrati nei giorni di Natale e Capodanno. Un successo che ha interessato anche la mostra, "Riviste. La cultura in Italia nel primo ‘900", inaugurata lo scorso 15 giugno, alla presenza del presidente del Senato, La Russa e dello Sangiuliano, e che si è chiusa domenica scorsa, dopo una proroga, che ha portato a oltre un milione e mezzo i visitatori: "È stata una mostra molto rilevante - sottolinea Sangiuliano -, per la quale ringrazio l’ex direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, i dirigenti della Biblioteca nazionale centrale di Firenze e la direzione generale biblioteche del Ministero per aver creduto in questo progetto che ha portato all’attenzione del grande pubblico il fervore culturale in cui a inizio Novecento era immersa l’Italia: dal ‘Leonardo’ di Papini e Prezzolini, a ‘La Voce’ dello stesso Prezzolini, a ‘Lacerba’, alla ‘Rivoluzione liberale’ di Piero Gobetti, ‘l’Ordine nuovo’ di Gramsci e Togliatti".

Ma adesso si guarda avanti. Eccoli i progetti di punta di cui ha già discusso col direttore Verde: "Sto lavorando al raddoppio degli Uffizi attraverso le ville Medicee di Careggi e Montelupo - ha specificato –. In Italia abbiamo oltre cinque milioni di opere d’arte di cui solo 480.000 sono visibili. Dobbiamo renderla fruibile il più possibile la nostra arte". Tra gli altri impegni del ministro l’apertura a Firenze del Museo della lingua italiana.