ANTONIO PASSANESE
Cronaca

Tutti contro il generale Vannacci. “Frasi inaccettabili”. E il sindaco di Firenze non lo incontrerà

Condanna bipartisan delle frasi riportate nel libro del direttore dell’Istituto Geografico Militare. Giani e Mazzeo si augurano che l’ufficiale venga mandato via: "Idee incompatibili con la divisa"

Firenze, le celebrazioni per la liberazione della città dai nazisti. Da sinistra Nardella, Vannacci, Ferrandino, Giani

Firenze, le celebrazioni per la liberazione della città dai nazisti. Da sinistra Nardella, Vannacci, Ferrandino, Giani

Firenze, 18 agosto 2023 – «Vergognose». "Inaccettabili". Peggio, "indegne". Da destra e da sinistra, tutte le forze politiche della città e della Regione, ieri, hanno espresso tutto il loro disappunto per quelle frasi riportate nel libro “Il mondo al contrario“ del generale di divisione Roberto Vannacci, direttore dell’Istituto Geografico Militare di Firenze contro gay, femministe, ambientalismo e migranti.

L’ufficiale della Folgore, arrivato a Firenze da poco più di un mese, da settembre avrebbe dovuto incontrare formalmente i rappresentanti delle istituzioni. Ma dopo quelle frasi, ora tutti si tirano indietro.

Sicuramente uno dei più tranchant è il sindaco Dario Nardella che, senza mezzi giri di parole, fa sapere che sarebbero venuti meno i presupposti per un dialogo. "Ho visto per la prima volta il generale alle celebrazioni per l’11 agosto, giorno della Liberazione di Firenze – racconta il primo cittadino – e in quell’occasione gli avevo rinnovato l’impegno a vedersi. Ma finché non ci sarà un chiarimento netto su questa vicenda quell’incontro non ci sarà. E non ci sarà nessun dialogo. Credo sia impossibile stabilire un rapporto di collaborazione con chi promuove certi disvalori e certe idee".

Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’assessora alle Pari opportunità Benedetta Albanese: "Il generale insulta le istituzioni che rappresenta attraverso parole che negano i diritti, parole cariche di omofobia, razzismo, xenofobia, intolleranza".

E c’è perfino chi chiede, come il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, la destituzione del generale. "Il ministro della Difesa ha già condannato quanto accaduto ma spero che il governo intervenga subito con fermezza per rimuovere il Generale e prendere tutte le decisioni necessarie a tutela dell’onore e della storia di una istituzione che è sempre stata un vanto per Firenze e la Toscana".

Per il governatore Eugenio Giani, "Firenze e la Toscana per il ruolo esercitato come centro di cultura, tolleranza e storia non possono accettare espressioni del genere assolutamente incompatibili con il ruolo di guida dell’Istituto geografico militare".

Anche l’assessora Alessandra Nardini bolla come "fasciste" le frasi riportate nel libro di Vannacci che sono "incompatibili con chi indossa la divisa".

Un affondo al generale è arrivato dai parlamentari Pd Emiliano Fossi e Federico Gianassi. "Frasi aberranti – afferma il primo – Vannacci venga subito rimosso dal suo incarico". Per il secondo, invece, "quelle frasi pesano come macigni e non potranno essere cancellate o ridimensionate".

E se il consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune chiede all’ufficiale di uscire allo scoperto e di dire chiaramente se "ha nostalgie del passato. Soffiare sul malessere delle nostre società, da una posizione di privilegio, con incarichi pubblici, qualifica l’autore. Vorremmo fossero solo farneticazioni. Ma c’è molto altro e confidiamo che tutto il sistema istituzionale eviti di parlare di un caso isolato", il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi la chiude con una battuta. «Non ho letto il libro di Vannacci, ma dalle frasi riportate vedo che affronta in maniera sommaria molti temi diversi. Mi pare un po’ vanitoso a paragonarsi a Giulio Cesare, e dal momento che parla di storia classica fra i miei ricordi di liceo c’è la battaglia di Tegira in cui il battaglione omosessuale tebano sconfisse l’esercito che sembrava fino allora invincibile, quello spartano".

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