Il ritorno del turismo cafone. A Firenze false guide, elemosina, bici e venditori di stampe. "Qui è uno slalom gigante"

Il viaggio tra piazza Duomo e Pinte Vecchio tra brutte sensazioni e vecchie conoscenze. Il presidente Federagit: "Non solo bagarini, vi racconto il caos tra megafoni e abusivi"

Turismo selvaggio (foto repertorio)

Turismo selvaggio (foto repertorio)

Firenze, 6 aprile 2024 – Piazza Duomo esplode, a uno schiocco di dita dalla Cupola, lo scorcio preferito dai visitatori di tutto il mondo, venditori abusivi ed esperti dell’elemosina insistente tampinano le code di visitatori. Con la primavera sono tornati i turisti – che in realtà questo anno non hanno mai abbandonato Firenze nemmeno in bassa in stagione – e con loro un esercito di fuorilegge che danno filo da torcere ai visitatori ma anche ai fiorentini.

Alle 12.30 di ieri piazza Duomo assomiglia a una specie di bazar stretta tra le questuanti con i lunghi gonnelloni floreali e i piazzisti di cianfrusaglie come selfie stick, palloncini luminosi o braccialetti. Attorno all’inferriata che delimita Santa Maria del Fiore sono accatastate le bici, sia private e sia di ditte a noleggio. Proprio così, in piazza Duomo un cimitero delle due ruote. Le mobike, invece, che hanno rivoluzionato il modo di vivere gli spazi, sono abbandonate ovunque, posteggiate nel primo spazio vitale utile. Un’immagine, racconta Frauke Rau, una turista tedesca a Firenze, molto lontana dalle cartoline berlinesi dove le bici elettriche sono parcheggiate al proprio posto in uno dei tantissimi posteggi dedicati al bike sharing. Ma la primavera segna l’esplosione di un altro fenomeno già denunciato in passato ma che questo anno ha superato il livello di tolleranza: la gara di chi ha l’altoparlante più alto. In buona sostanza, per farsi ascoltare alcune guide turistiche – se siano autorizzate o meno è difficile da dire visto che non tutti espongono il tesserino – usano il megafono.

«In alcune ore e in alcuni punti, come in piazza Duomo – sottolinea Marco Verzì, presidente Federagit Confesercenti Firenze -, riuscire a farsi ascoltare dai turisti è difficile. Ci sono accompagnatori che hanno l’altoparlante a tutto volume e quando ce ne è più di uno è un inferno". Federagit Confesercenti, già in passato, aveva chiesto al Comune di Firenze di regolamentare il fenomeno.

«A Venezia hanno vietato megafoni e altoparlanti, chiediamo di fare lo stesso – prosegue – Esistono moderni sistemi radio che permettono alle guide di poter fare al meglio il proprio lavoro e ai visitatori di poter ascoltare tramite delle comode cuffie nel rispetto dei residenti e delle attività". Lo sa bene Eleonora, giovane guida turistica a Firenze: "Ci sono punti come il Duomo o la chiesa di Dante in cui c’è una grande concentrazione di persone e se ognuno usasse l’altoparlante sarebbe la fine. Oggi, rispetto ad anni fa, ci sono moderni sistemi radio a prezzi molto concorrenziali che risolverebbero il problema". Se in via Calimala le auto sono parcheggiate dappertutto, in piazza della Signoria sono tornati i pic-nic delle scolaresche sia sui marciapiedi sul lato dei locali e sia lungo la Loggia dei Lanzi. Grazie ai controlli della polizia municipale in piazza della Signoria non incontriamo nemmeno un venditore fuorilegge ma basta spostarsi su Ponte Vecchio per imbattersi nel gran bazar: qui i venditori di stampe resistono e sono sempre più organizzati. Nel senso che posizionano i loro falsi d’autore in modo che gli ignari visitatori possano inciampare e, con la scusa, chiedere i soldi per il danno. Dopo l’inchiesta della guardia di finanza che ha portato al sequestro di 74 ticket pronti ad essere venduti sul mercato del bagarinaggio tra Galleria degli Uffizi e Accademia, nei punti più critici ce ne sono molti meno. Nei pressi della Galleria ne incontriamo appena uno che con la solita divisa e il tesserino si presta a offrire informazione a una famiglia di giapponesi.

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