REDAZIONE FIRENZE

Treni, un’altra mattinata di passione. Persone sui binari, caos e ritardi a Firenze

Le forze dell’ordine sono intervenute nei pressi della stazione di Rifredi. La circolazione è ripresa soltanto intorno alle 9

Stazione di Santa Maria Novella, viaggiatori in attesa in una foto di archivio (Giuseppe Cabras/ New Press Photo)

Stazione di Santa Maria Novella, viaggiatori in attesa in una foto di archivio (Giuseppe Cabras/ New Press Photo)

Firenze, 12 maggio 2025 – Un’altra mattinata di ritardi e disagi per i pendolari. A causa di persone non autorizzate presenti sui binari, la circolazione dei treni ha subito forti rallentamenti intorno al nodo fiorentino. L’intervento delle forze dell’ordine è cominciato intorno alle 7 nei pressi della stazione di Firenze Rifredi.

Questo ha inevitabilmente avuto ripercussioni su tutto il traffico ferroviario in entrata e in uscita dal capoluogo, soprattutto per quanto riguarda i treni regionali. Ci sono state diverse cancellazioni, mentre altri convogli hanno subito pesantissimi ritardi. Caos nelle stazioni di Rifredi e Santa Maria Novella, con persone sulle banchine e pendolari infuriati.

L’intervento delle forze dell’ordine si è concluso intorno alle 9, ma la circolazione è ripresa con fatica soltanto dopo le 10. I disagi hanno interessato tutta la Regione, data l’importanza dello snodo. Questi alcuni treni che sono stati soppressi:

  • Treno 18466 (FIRENZE-PISTOIA) cancellato, viaggiatori con treno 18660
  • Treno 18893 (FIRENZE-BORGO SL) cancellato, viaggiatori con treno straordinario FIRENZE-BORGO SL partenza ore 09:00
  • Treno 18823 (PISTOIA-FIRENZE CM) cancellato da PRATO CLE a FIRENZE CM, viaggiatori con treno 18825
  • Treno 18832 (FIRENZE CM-PRATO CLE) cancellato, viaggiatori con treno 4096 + 18490
  • Treno 18203 (FIRENZE-SIENA) cancellato, viaggiatori con treno 1820

I precedenti

Non è la prima volta che accade, soprattutto nella zona di Firenze Rifredi. A volte chi si rifugia lungo i binari sono persone in fuga da controlli delle forze dell’ordine, o clochard alla ricerca di un giaciglio. Sembra un paradosso, ma per turbare l’equilibrio del traffico sulla spina dorsale ferroviaria italiano “basta“ una segnalazione. E non c’è rimedio: quando viene richiesto l’intervento della Polfer (molto spesso sono gli stessi macchinisti a richiederlo, ma non soltanto loro, in caso di avvistamenti di una o più persone in pericolo), gli agenti richiedono un rallentamento dei mezzi in transito e talvolta, se necessario, anche uno stop al passaggio.

Trenitalia, che conosce bene il fenomeno ma non ha alcuna posizione ufficiale in merito, ha le mani legate. E resta tra l’incudine e il martello.