LORENZO OTTANELLI
Cronaca

Toscana Classica. Padre e figlio direttore e solista

FIRENZE Quasi un passaggio di testimone quello tra Francesco e Clemente Zingariello (nella foto), padre e figlio, direttore d’orchestra e violoncellista:...

FIRENZE Quasi un passaggio di testimone quello tra Francesco e Clemente Zingariello (nella foto), padre e figlio, direttore d’orchestra e violoncellista:...

FIRENZE Quasi un passaggio di testimone quello tra Francesco e Clemente Zingariello (nella foto), padre e figlio, direttore d’orchestra e violoncellista:...

FIRENZEQuasi un passaggio di testimone quello tra Francesco e Clemente Zingariello (nella foto), padre e figlio, direttore d’orchestra e violoncellista: entrambi saranno ospiti dell’Orchestra Toscana Classica, oggi e domani (ore 21) nel doppio concerto in programma all’Auditorium di Santo Stefano al Ponte di Firenze. Già vincitore del primo premio al Concorso per giovani musicisti della Filarmonica della Scala (e della borsa di studio in memoria di Maura Giorgetti), Clemente Zingariello vanta, a soli vent’anni, importanti esperienze in Italia e all’estero. Ancora bambino è stato tra i più giovani musicisti scritturati dall’Orchestra Città Metropolitana di Bari. Francesco Zingariello alterna con successo la carriera di tenore a quella di direttore d’orchestra. Tra le tante esperienze, impossibile non ricordare quella con l’Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata, con cui ha inciso il cd ’La giornata della memoria’ e ha recentemente partecipato al concerto di Natale a Montecitorio. Dal programma spicca il ’Concerto in la minore per violoncello e orchestra, op. 129’ di Robert Schumann, un "brano sereno" - come lo descrisse il compositore in una lettera alla casa musicale Breitkopf & Härtel – in cui domina il ruolo dello strumento solista e dove è evidente l’impronta del genio schumanniano. Chiude la Quarta Sinfonia di Ludwig van Beethoven, opera che proprio Schumann definì "una slanciata fanciulla mediterranea fra due giganti nordici", con riferimento ai toni moderati rispetto alle tensioni della Terza sinfonia ’Eroica’ o della Quinta, alla quale Beethoven stava già lavorando.