Omicidio di Scandicci: chi era Tommaso Dini. Il pallino per gli affari

Scandicci, un ritratto dell'uomo ucciso a coltellate in strada nella notte tra sabato e domenica

Un'ambulanza e, nel riquadro, Tommaso Dini

Un'ambulanza e, nel riquadro, Tommaso Dini

Scandicci, 28 marzo 2022 - Agente immobiliare, piccolo costruttore e una passione per il food. Tommaso Dini, la vittima di questa storiaccia lavorava da sempre a Scandicci. Sposato, due figli, una vita normale, fino a questo maledetto sabato notte, quando ha incontrato la morte in piazza Piave.

C’è stupore in città per questo omicidio, e sono molti quelli che conoscevano il 50enne come un ragazzo a posto. Che era partito con un’agenzia immobiliare, ma nel tempo aveva tentato di differenziare i suoi affari. Da agente immobiliare aveva provato a entrare nel ramo della compravendita degli immobili a privati.

Dagli immobili Tommaso Dini aveva puntato progressivamente anche sulla ristorazione: prima rilevando la gestione del ristorante dello Sporting Arno a Badia a Settimo, successivamente la focacceria di via Bufalini nel pieno centro di Firenze.

Una persona conosciuta, che frequentava diversi spazi e locali in città. Ieri pomeriggio in molti sono andati in piazza Piave sul luogo dove è stato accoltellato a morte, in molti non riuscivano a capacitarsi di quello che era successo.

Piazza Piave e piazza Matteotti sono tutt’una. Tommaso frequentava la zona, in passato una delle sue agenzie immobiliari aveva proprio sede in piazza Piave, nel fondo dove attualmente si trova un venditore di Kebab e che si trova proprio a un metro da dove il 50enne ha subito l’aggressione e ha ricevuto i fendenti mortali. Al vaglio dei carabinieri della compagnia di Scandicci, guidata dal tenente colonnello Gianfranco Cannarile, ci sono le attività del 50enne e i rapporti con il suo aggressore.

I conoscenti di Tommaso Dini, raccontano di altri episodi e intemperanze, ma chiaramente ogni dettaglio dovrà essere vagliato e verificato dagli uomini in divisa. Al momento resta solo il dolore della famiglia, e lo stupore per l’assurdità di quanto è successo espresso dai conoscenti. Perché non c’è altro modo se non assurdo, per definire la morte di Tommaso Dini, accoltellato nel cuore della notte, portato in ospedale dove i medici hanno fatto di tutto per riparare i danni devastanti procurati dalla lama del suo aggressore.

Fabrizio Morviducci

 

 

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