Chi era Tiziana Bruschi, morta sul lavoro. Mamma e cuore viola

L’ultimo post sui social: "Sono innamorata della mia famiglia: darei la mia vita per loro"

Nel riquadro la vittima, Tiziana Bruschi

Nel riquadro la vittima, Tiziana Bruschi

Scandicci (Firenze), 13 ottobre 2021 - Sono rimasti col fiato sospeso per più di un m ese. Sperando che Tiziana Bruschi avesse la forza di superare quei maledetti traumi. La scomparsa della donna ha gettato una famiglia nel dolore e nello sconforto. Una donna attaccatissima alla sua famiglia, tifosa della Fiorentina, gentile. Così l’hanno descritta i conoscenti di Scandicci. Un lutto assurdo, perché morire di lavoro non può essere altro che assurdo. Erano in molti a fare il tifo per Tiziana. La figlia, i nipoti, il fratello, tutti i familiari, sui social si univano agli amici nella speranza. Una speranza che purtroppo è stata vana perché le lesioni riportate dalla donna nell’incidente sul lavoro successo in azienda il 2 settembre scorso erano troppo gravi. Incredulità per quanto è successo anche alla Srl Sistema di via Charta 77 a Scandicci. Un’azienda che produce componentistica per auto, in un distretto industriale fatto di griffe e pellettieri.

I colleghi sono affranti per la perdita della 58enne. Tanta è la commozione per l’ultimo post scritto sui social: "Tengo molto alla mia famiglia e do la priorità alla loro felicità prima della mia. Non c’è niente che non possa fare per loro, e sono anche disposta a sacrificare la mia vita per loro. Il mio unico desiderio nella vita è stare con loro per molto tempo e assicurarmi che siano sempre al sicuro dal male". Un incidente assurdo le ha strappato la vita, portandola via all’affetto dei suoi cari. Difficile trovare un perché in questa vicenda che lascia l’amaro in bocca e tanto dolore. Sarà la magistratura ad accertare come sono andate effettivamente le cose.  

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