Ilaria Ulivelli
Cronaca

Test sierologici, largo ai privati

Diecimila al giorno in 61 centri E Rossi punta ai 20mila tamponi

La carica dei privati. Sono 61 i laboratori d’analisi toscani (fra convenzionati e non con il sistema sanitario pubblico) che si sono fatti avanti proponendo un pacchetto di prestazioni, in particolare di test sierologici. Un’offerta che va da un minimo di 5mila a un massimo di 10mila test al giorno. Un bel numero che si somma alla capacità di somministrazione dei test da parte del sistema pubblico che sta continuando a effettuare lo screening a tappeto sugli operatori e sugli ospiti delle case di risposo e sulla popolazione sanitaria (a Careggi già 4.500 mappati) che si concluderà entro una decina di giorni con 55mila analisi che daranno già un primo spaccato della popolazione più esposta al rischio venuta in contatto con il virus.

Lo screening si estenderà, già dai prossimi giorni, anche ad altre fasce di lavoratori per arrivare a mappare in seguito larga parte della popolazione toscana. Contemporanemente va avanti il potenziamento del numero dei tamponi: l’obiettivo che si è dato il governatore toscano Enrico Rossi è di arrivare, a regime, a una capacità di 20mila tamponi al giorno.

Un grande contributo è dato dalle nuove tecnologie: l’industria sta producendo macchine capaci di processare i tamponi in 20 minuti anziché in 5 ore. Le prime, prodotte da Menarini, sono già state acquisite dal laboratorio di Careggi. Sul capitolo tamponi non sono molti i privati che hanno dato disponibilità. Mentre quasi tutti i laboratori privati della nostra regione hanno risposto proponendosi per i test sierologici al bando della Regione, pubblicato dall’ente di supporto tecnico Estar giovedì scorso che si è chiuso sabato alle 18. Tra questi, a Firenze, ci sono anche l’istituto Fanfani, Villa Donatello, Prosperius e Synlab.

Ognuno dei laboratori ha a disposizione i kit di test che permettono di rilevare la presenza in pochi minuti di due tipi di anticorpi: le immunoglobuline M, che sono le prime a comparire e indicano un’infezione in corso, o recente, e le immunoglobuline G, che compaiono più tardivamente e permangono più a lungo, indicando che il sistema immunitario ha sviluppato le difese contro il virus. Alcuni faranno analisi solo qualitative: con risposta sì-no, altri anche quantitative, diranno cioè quanti anticorpi sono stati sviluppati.

Chi potrà sottoporsi al test nei laboratori privati? In base alla convenzione quadro stipulata con la Regione dovranno svolgere l’attività seguendo la programmazione regionale che indica progressivamente le fasce di popolazione da sottoporre a test. In aggiunta alle indagini commissionate dalla Regione, che sosterrà i costi sulla base delle tariffe concordate, i laboratori convenzionati potranno effettuare, agli stessi prezzi, anche test ai cittadini. A oggi a tutti quelli appartenenti alle categorie delle filiere produttive essenziali, cioè quei lavoratori che non hanno sospeso l’attività. Che oggi, con un atto, saranno resi pubblici nel dettaglio: dai commessi ai cassieri ai trasportatori e così via. Inoltre i laboratori convenzionati dovranno inviare al sistema sanitario pubblico i risultati dei test eseguiti, attraverso l’apposita piattaforma informatica, per non disperdere le preziose informazioni epidemiologiche raccolte allo scopo di sapere quanta parte di popolazione è entrata in contatto con il virus. Restano validi i contratti sottoscritti prima del 3 aprile dai laboratori di analisi con aziende private che vogliano sottoporre a screening i loro dipendenti.