REDAZIONE FIRENZE

Il Teatrodante di Campi Bisenzio riparte dopo l’alluvione

Da Sabato 13 riaprirà al pubblico con uno spettacolo che intreccia i destini di un pilota d’auto senza nome e del mito della Formula 1 Ayrton Senna

Marco Bocci e il Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio

Campi Bisenzio, 11 gennaio 2024 – Abbiamo raccontato a lungo i danni dell’alluvione avvenuta nella zona di Campi Bisenzio (Firenze) nel novembre scorso. Persone che hanno perso la casa, il lavoro e alcuni purtroppo anche la vita. Quello di cui non si era ancora parlato era il settore artistico: forse per lasciare spazio al racconto della tragedia, forse per riportare la conta dei danni prima e dei fondi per la messa in sicurezza poi, ma tutto ciò che riguardava la cultura è stato sospeso a data da destinarsi. Sabato 13 gennaio però, è il giorno in cui l’arte torna a vivere: il Teatrodante Carlo Monni di Campi riaprirà finalmente al pubblico dopo la lunga chiusura.   

Marco Bocci, volto noto del grande schermo per il ruolo del commissario Scialoja nella serie di Stefano Sollima Romanzo criminale, sarà sul palco del Teatrodante alle ore 21 con lo spettacolo Lo Zingaro. L’esibizione consisterà in un monologo appassionato, che intreccia i destini di un pilota d’auto senza nome e del mito della Formula 1 Ayrton Senna. Seguendo in parallelo la vita dello Zingaro e quella di Senna, il racconto rintraccia coincidenze, premonizioni, intuizioni: il primo incontro con Senna, il primo gran premio visto dalla pista, il rapporto col padre, la scelta di correre, il legame profondo con la famiglia e il desiderio di crearne una propria.  Una storia che Bocci racconta con intensa partecipazione, perché la vicenda dello Zingaro è anche quella del suo interprete. L’incidente e la malattia sono fatti biografici che Bocci offre allo spettatore, svelando grazie al teatro un pezzo di sé, chiedendo a chi assiste di farsi partecipe di un fatto di vita vera, di essere testimone del cambiamento dell’uomo Bocci prima che dell’attore Bocci, mentre lui osserva dall’esterno ciò che gli è accaduto per condividerlo con sincerità.