Anno dei record per il teatro Niccolini di San Casciano che ha staccato 190 abbonamenti su 290 posti disponibili e che dove stasera alle 21 andrà in scena "Viola e il barone", produzione firmata da Agidi con Paolo Hendel. Cuore dell’appuntamento è un reading costruito sui testi di Italo Calvino a cura di Paolo Hendel e Marco Vicari. Su iniziativa della Fondazione Toscana Spettacolo, l’incasso dei biglietti sarà devoluto alle popolazioni alluvionate della Toscana. Per tornare gli abbonamenti, il comunale di San Casciano festeggia un dato così alto mai raggiunto dalla sua riapertura davvenuta nel 1996 con l’étoile Carla Fracci. Comune e Fondazione Toscana Spettacolo sono riusciti in questi anni ad avvicinare un numero sempre maggiore di persone di ogni età a vivere la magia del teatro. L’identikit di chi è un appassionato del palco vede i fedelissimi provenire per lo più da San Casciano e dai comuni limitrofi come Greve in Chianti e Barberino Tavarnelle. Ma molti arrivano anche dall’area fiorentina. Il 70% è dato dai rinnovi, circa il 30% scaturisce dai nuovi abbonamenti. Numerosi sono anche gli abbonati che nel territorio hanno alimentato e fatto crescere il loro interesse artistico frequentando corsi e laboratori teatrali e gli spazi della cultura sancascianese come la biblioteca comunale. L’età media è di circa 55-60 anni. Ad acquistare i biglietti singoli sono soprattutto gli over 30. Ma, "la sfida - sottolinea l’assessora alla Cultura Maura Masini - è quella di attirare l’attenzione delle nuove generazioni e accogliere quella fascia di età che si intercetta più difficilmente, ovvero tra i 15 e i 35 anni". Un dato curioso e assolutamente inedito è legato alla lista di attesa di circa 30 persone che si è costituita quest’anno per i posti più ambiti, platea e palchi centrali. Se il Teatro Niccolini ha potuto alzare l’asticella fino a raggiungere il record delle 190 presenze, è grazie al lavoro di squadra tra il Comune, la Fondazione Toscana Spettacolo, le compagnie residenti Arca Azzurra e Xe e tutte quelle professionalità che tengono in vita il teatro a vario titolo, tecnici, segreteria, organizzazione, che ha mirato a compiere scelte precise, orientate ad una diversificazione dei generi e dei linguaggi espressivi, come la prosa, la danza, la musica, la lirica.
Andrea Settefonti