REDAZIONE FIRENZE

Stop ai pantaloncini in classe I genitori dicono sì: "Serve decoro"

Dopo la circolare della preside, continua il dibattito tra i genitori e gli insegnanti, quasi tutti favorevoli

di Iacopo Nathan

Continua il dibattito nato dopo la circolare della preside dell’istituto comprensivo Oltrarno, che ha chiesto ad alunni e personale maggior decoro nell’abbigliamento in classe. "Si ricorda - si legge nella circolare della dirigente scolastica Antonella Ingenuo - che in base al regolamento d’istituto l’abbigliamento deve essere consono all’ambiente scolastico e adeguato alle attività proposte. Pertanto, anche in seguito alle segnalazioni del personale docente, si evidenzia a titolo esemplificativo che non risulta consono all’ambiente scolastico l’utilizzo ndi canotte, top, pantaloncini corti, gonne corte e simili. Si comprende l’esigenza di un abbigliamento pratico e fresco, ma si consiglia di preferire capi in tessuti naturali come cotone e lino".

Siamo andati all’uscita della scuola secondaria Machiavelli, che fa parte dell’istituto comprensivo Oltrarno, per vedere la reazione sia degli alunni, che di genitori ed insegnanti. E se ancora risulta quasi impossibile parlare con la dirigente scolastica, lo staff dell’istituo ha spiegato i motivi che hanno portato alla circolare tanto discussa. "Un avviso di quel genere è più che legittimo - spiegano -. Sappiamo cosa succede d’estate, quando la temperatura si alza si iniziano a vedere gonnelline cortissime, canottiere, e anche tanto trucco in faccia alle ragazzine. Chiediamo solo che venga tenuto un dress code appropriato ad un luogo come la scuola, ma la nostra non è certo un luogo dove vige un regime dittatoriale".

Dal suono della campanella, sempre tanto agognata dai ragazzi, gli alunni iniziano ad uscire, ed effettivamente si nota come l’abbigliamento di tutti sia assolutamente rispettoso delle nuove regole scolastiche.

"Credo che la circolare sia più che giusta - dice Irene Scicolone, insegnante -. E’ giusto richiedere un abbigliamento consono, sia da parte di noi docenti che agli alunni. Fondamentale ricordare il valore della scuola, che ha una funzione importante e deve essere rispettata. Serve avere un abbigliamento adatto, non posso andare in banca in costume, non si va in canottiera a scuola".

"Si vede tanto degrado, anche per quanto riguarda l’abbigliamento - aggiunge Josè Ardon, mentre aspetta la sua bambina all’uscita di scuola -, e credo che una circolare del genre serva e aiuti a dare una regola generale. Sopratutto per le bambine, si vedono già ragazzine molto piccole molto svestite, e non mi sembra certo una cosa positiva. Io ho una bambina di 13 anni, e da sempre siamo stati attenti a vestirla in maniera adeguata".

"Certamente ci deve essere un contegno - spiega Marina Geronico, mamma di due ragazzi della Machiavelli -. Fortunatamente qui non ho mai visto cose folli, o comunque superare il limite, però si vedono tante ragazzine in giro con magliette sempre più corte. Sono d’accordo con la circolare, anche se credevo e speravo che non ci fosse bisogno di ribadirlo in questo modo, e sopratutto non lo trovo molto utile il primo di giugno, con la scuola che finirà il 10".

"Certi tipi di abbigliamento sono scorretti verso gli insegnanti e la scuola - conclude Cetti Aulisa, mentre aspetta sua figlia -. Troppo spesso si vedono canottiere, leggins iper aderenti, pantaloncini cortissimi e così via. Credo che la circolare sia giusta".