REDAZIONE FIRENZE

"Stefàno ha chiarito le accuse"

Concorso di cardiochirurgia iniziati gli interrogatori in udienza preliminare. Sentito anche Marchionni

FIRENZE

Pierluigi Stefàno prima, Niccolò Marchionni dopo: sono cominciati ieri gli interrogatori, chiesti dagli imputati, nell’ambito dell’udienza del processo per il concorso di professore associato di cardiochirurgia a Careggi. Concorso che, secondo l’accusa, sarebbe stato vinto da Stefàno dopo alcuni ’retroscena’ pr favorirlo, in danno dello sfidante, Sandro Gelsomino.

Nello specifico: pressioni su un altro prof, Massimo Bonacchi, affinché "prestasse" i propri lavori scientifici a Stefàno, in cambio di un maggior coinvolgimento nell’attività di sala operatoria, quella in cui Stefàno è un’eccellenza indiscussa.

"Il professor Stefano - spiega il suo difensore, avvocato Francesco Maresca - ha chiarito in modo esauriente, almeno a nostro avviso, l’infondatezza delle accuse specificando l’esatto ruolo degli altri soggetti di questo processo, in particolare di coloro che si ritengono parti offese dei fatti reato contestati". Ha risposto alle domande del gup anche il professor Marchionni che, spiega l’avvocato Federico Bagattini che lo assiste, "ha chiarito il contesto nel quale sono maturate le accuse". Per la vicenda il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli ha chiesto il rinvio a giudizio complessivamente per nove persone, tra cui anche l’allora rettore dell’Università Luigi Dei e l’allora dg dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi Monica Calamai.

Secondo l’accusa, Calamai e Dei avrebbero fatto pressioni perché il posto di professore associato fosse assegnato a Stefàno, già direttore della Sod complessa di cardiochirurgia dell’Aou di Careggi, al fine di riunire nella sua persona la cardiochirurgia universitaria e quella ospedaliera. Presente in aula anche Sandro Gelsomino. Secondo il suo legale, Niccolò Lombardi Sernesi, "quello che è emerso nella udienza, a nostro avviso, ha confermato la fondatezza delle accuse formulate dalla Procura della Repubblica". Nella prossima udienza, saranno interrogati altri imputati che hanno fatto richiesta.

ste.bro.