Stati generali della Cultura. Osservatorio sullo spettacolo

Proposte per migliorare le condizioni dei lavoratori dello spettacolo in Toscana: osservatorio regionale e tavolo permanente per interventi normativi. Sindacati e politici discutono soluzioni durante gli Stati generali della cultura a Firenze.

Stati generali della Cultura. Osservatorio sullo spettacolo

Stati generali della Cultura. Osservatorio sullo spettacolo

L’attivazione di un osservatorio regionale sul mondo dello spettacolo, che si occupi anche delle questioni di genere, e l’apertura di un tavolo permanente che possa portare a interventi normativi e atti di indirizzo per migliorare la condizione dei lavoratori. Sono le due proposte emerse durante l’evento ‘Lavorare nello spettacolo: quali tutele?’, organizzato dalla commissione istruzione e cultura del Consiglio regionale in collaborazione con i sindacati di categoria e l’Inps, nell’ambito degli Stati generali della cultura. Luisa Baldinetti rappresentante nazionale del Sindacato lavoratori della comunicazione della Cgil ha parlato di lavoro "discontinuo e facilmente ricattabile e di diverse qualifiche che hanno un difficile inquadramento" e ha proposto l’apertura di uno sportello unificato dello spettacolo gestito dall’Inps, sul modello francese, con tutti i servizi gestiti insieme. "Il nostro obiettivo - ha aggiunto Maria Cristina Arba dell’Slc Cigl area vasta Firenze, Prato e Pistoia - è quello di capire come poter aiutare lavoratrici e lavoratori molto particolari rispetto al resto della platea che rappresentiamo". Per Angelo Betti della Federazione informazione spettacolo e telecomunicazioni della Cisl è necessario trovare un’alternativa all’indennità di discontinuità "che non viene utilizzata dai lavoratori perché più penalizzante rispetto alla Naspi, l’indennità mensile di disoccupazione". Per Massimiliano Bindocci dell’Unione italiana dei lavoratori della comunicazione della Uil "serve un’indennità diversa che vada oltre il concetto di ore lavorate e servono risorse, la politica italiana deve decidere di investire nell’arte e nello spettacolo".

A sintetizzare i lavori, è intervenuta la presidente della commissione istruzione e cultura, Cristina Giachi, ha proposto anche un approfondimento da affidare ad Irpet, l’Istituto regionale di programmazione economica della Toscana, per una fotografia del settore dei lavoratori del mondo dello spettacolo.

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