Fiorentina in campo alla scuola Marescialli, il sindacato dell’Arma: “Apertura a ospitare i viola, ma serve progetto”

Gianluca Pittoni, segretario provinciale del Nuovo Sindacato dei Carabinieri, fa chiarezza sulla possibilità di ospitare le partite

La scuola Marescialli

La scuola Marescialli

Firenze, 27 marzo 2023 – Il futuro della Fiorentina, ancora alla ricerca di uno stadio che la possa ospitare nelle stagioni 24/25 e 25/26 durante i lavori del Franchi, continua a tenere banco. Sono tante le ipotesi paventate nelle ultime settimane, dal Castellani di Empoli al Franchi di Siena, fino al Mapei di Reggio Emilia, anche se ancora non c’è  un impianto che sembra essere destinato a ospitare i viale. A mettere ancora più carne al fuoco ci ha pensato il governatore della Toscana Eugenio Giani, paventando l’ipotesi di far giocare la Fiorentina nell’impianto della scuola Marescialli.

"Come sindacato dei Carabinieri non abbiamo nulla in contrario al fatto che la Fiorentina giochi nell’impianto della scuola Marescialli – ha detto Gianluca Pittoni, segretario generale provinciale Nsc - Il tutto però deve passare dall’Arma, quindi sarebbe opportuno che il Governatore Giani o il sindaco parlino con i vertici, perché sono loro che devono trovare un accordo. Come sindacato c’è apertura, naturalmente a patto che anche per i Carabinieri ci sia un ritorno, come può essere quello di un nuovo impianto”. 

La situazione è ancora in divenire, soprattutto per una questione di tempistiche, visto che al momento l’impianto è in rifacimento, ma non possiede le specifiche necessarie per ospitare una sfida di Serie A. “Servirebbe un progetto – continua Pittoni -, perchè l’impianto è in rifacimento, comprendo lo stadio, palestra e piscine, e sarà esterno alla scuola Marescialli. Come tempi forse siamo un po’ stretti, anche se sicuramente avere un nuovo impianto sarebbe un’opportunità per tutti. In questo momento lo stadio ha una capienza di circa 5mila posti, troppo pochi per ospitare la Fiorentina. Il tutto rimane subordinato alla scala gerarchica dei Carabinieri però, e nel caso servirebbe da subito iniziare a lavorare per trovare un’eventuale intesa”. 

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