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Spalletti promosso dalla Crusca. La sua "bischerata in canna" non è volgare

Così l’allenatore dell’Italia aveva commentato l’erroraccio del difensore Dimarco. Timbro di fiorentinità

Spalletti promosso dalla Crusca. La sua "bischerata in canna" non è volgare

Firenze, 17 giugno 2024 - Così parlò il certaldese Luciano Spalletti, ct della Nazionale italiana di calcio: "Bisogna stare attenti, abbiamo sempre in canna la bischerata", riferendosi all’erroraccio di Dimarco che ha favorito il gol dell’albanese Bajrami.

"E’una parola fiorentina, risale al ‘500, e i linguisti ancora non sono certi da dove arrivi: è comunque un’immagine efficace, soprattutto per quel suffisso ‘ata’, come la ‘cassanata’". Luciano Spalletti parla di "bischerata in canna" per la sua Italia, e il termine toscano oltre a suscitare la curiosità di tutti i tifosi chiama in causa l’Accademia della Crusca.

"E’ tutta l’immagine usata da Spalletti - spiega il professor Paolo D’Achille, presidente dei Cruscanti - ad essere poco standard, ma particolarmente efficace: anche quel ‘in canna’ indica il fucile o la gola, di qualcosa che sta lì per succedere e chissà se esce...Bischero era un termine conosciuto in tutta Italia quando il fiorentino e Firenze erano dominanti, poi è regredita". Parola di gergo, ma non volgare nonostante l’etimologia: "L’etimo più probabile è quello che indica il membro virile, da una alterazione toscana di ‘pispolo’ - spiega D’Achille, professore di storia della lingua italiana e dialettologia a Roma Tre - ma in ambito maschile viene usata scherzosamente, nessun intento offensivo. Vuol dire sciocco, anche campagnolo. Convince meno l’ipotesi che sia legato alla famiglia dei Bischeri, che nel ‘200 non avrebbe venduto il suo palazzo a Firenze per far costruire il Duomo, tranne poi vederselo confiscare: mancano documenti che lo attestino".

Documentata invece la ‘toscanità’ del ct azzurro. "Lo seguo da quando allenava la Roma - rivela il presidente della Crusca - Parole toscane? L’ha sempre usate, ora forse di più. Ho visto anche la partita dell’Italia, diciamo che la bischerata dopo l’errore di Dimarco è rimasta in canna. E comunque per la Crusca è promosso, in fiorentino e in comunicazione".