La San Frediano eletta quartiere più cool del mondo dalla Lonley Planet ha perso quelle energie popolane che ne avevano costruito la sua autenticità, per cedere a business dai sentori radical chic. Ma quei fermenti culturali dal basso non si sono esauriti: sono emigrati fuori porta. Il Pignone da tempo ha perso la sua matrice operaia e si è ormai saturato e saldato a quest’Oltrarno ’da bere’, vedi la sfilza di ristoranti e locali lungo la via Pisana fino piazza Pier Vettori. Il luccichìo da turisti e movida si spenge di botto all’ombra del Monte Oliveto. Ed è proprio qui che quei fermenti trovano nuovo terreno fertile: a Monticelli. È vero, l’indebolimento del commercio di vicinato è forte, ma non mancano esperienze di rinascita: la Piccola botte aperta da un giovane che ripropone la tradizione tra frattaglie e vini di fattoria, in breve diventata punto di ritrovo popolano, la parrucchiera che riapre dopo vent’anni in via dell’Olivuzzo, i circoli 25 aprile e Boschetto che hanno tenuto botta alla pandemia.
Carlo Casini