FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

"I resti del pino caduto ancora da rimuovere"

La protesta di Meriggi per la ripulitura mancata nell’area di via Burchietti "Zona transennata da mesi".

Parti del tronco del pino secolare caduto nel gennaio scorso sono ancora nella zona di via Burchietti in attesa di essere rimossi

Parti del tronco del pino secolare caduto nel gennaio scorso sono ancora nella zona di via Burchietti in attesa di essere rimossi

"La sindaca aveva detto che i detriti di via Burchietti sarebbero stati rimossi lunedì. Ma non aveva specificato di quale mese o anno". E’ stato diretto il consigliere di opposizione Enrico Meriggi che continua la sua battaglia per la ripulitura dell’area dove si trovava il pino secolare caduto a gennaio scorso. "Ieri, appunto lunedì – ha detto Meriggi – ho effettuato 3 sopralluoghi in tutto il giorno. E i detriti erano ancora là. Nessuno a levarli. Non è possibile essere presi in giro in questa maniera".

Nell’area da cinque mesi c’è degrado, cavi elettrici liberi, sporcizia, e i monconi del pino secolare. Da gennaio, l’area è stata transennata, in mezzo ci sono rimasti i pezzi dell’albero, all’acqua a marcire, il quadro elettrico è aperto, la situazione generale è assurda.

"C’è un’altra cosa assurda – ha detto Meriggi – un pezzo di questo pino lo abbiamo trovato anche nel magazzino di Sant’Antonio. In più, con la ‘monnezza’ ci sono anche gli incivili che discaricano (sedie per la precisione ndr) accanto alle recinzioni. Ma come si può davvero continuare a raccontare una città che non esiste?".

Meriggi ha annunciato un’interrogazione: "Visto che la sindaca ha annunciato anche che il legno sarebbe stato recuperato con opere artistiche e arredi per le scuole, e visto che ci ha raccontato di aver sentito un esperto che ha consigliato di lasciare il legno in loco per essiccare alcuni mesi. Io vorrei sapere come si chiama l’esperto che hanno sentito. Vorrei farmi spiegare di persona come, lasciando del legno all’acqua, all’umido e all’azione degli insetti per sei mesi, si possa ritenere che stagioni. In più vorrei sapere cosa ci faranno con quel legno e a chi affideranno la realizzazione di questi manufatti".