
"Poter cambiare la vita a un bimbo di un anno e mezzo, ha unito la nostra comunità in una...
"Poter cambiare la vita a un bimbo di un anno e mezzo, ha unito la nostra comunità in una gara di solidarietà che è quanto di più bello potessi vivere". Michele Cotugno, presidente da 14 anni della Fratellanza Popolare – Croce d’Oro di Grassina, non trattiene le lacrime di commozione per il grande abbraccio con cui Grassina ha accolto il bambino e la sua mamma diventando la loro casa e speranza per il futuro. Il piccolo senegalese, nato a novembre 2023, ha una malattia agli occhi che rischia di togliergli la vista per sempre. In Senegal, dove chi ha un’emergenza sanitaria seria se è fortunato può arrivare in ospedale a bordo di un mulo dopo ore di viaggio, non aveva grandi speranze di poter vedere.
Ma in Italia sì. Ibrahima Dieng, pisano di origine senegalese, ha conosciuto la situazione di Babacar dal web: si è fatto tramite per visite e cure al Meyer e ha organizzato per il bimbo e la sua mamma il viaggio in Italia, ospiti a casa sua a Pisa. Ma con difficoltà di viaggio fino al Meyer. La Fratellanza Popolare di Grassina conosce da tempo Ibrahima. "Nel 1984, alla morte di un nostro giovane volontario originario di San Vito dei Normanni, gli amici della provincia di Brindisi hanno aperto un’associazione col nostro nome. Manteniamo un forte legame. Da tempo loro sostengono un progetto in Senegal e ci hanno presentato Ibrahima".
Quando hanno letto la sua volontà di accoglienza sulle pagine della cronaca della Nazione, dice Cotugno, "abbiamo deciso di mettere a disposizione tutto ciò che abbiamo, dall’accoglienza al trasporto". Così i volontari della Fratellanza hanno trasformato (per la prima volta) un ambulatorio in un monolocale con angolo cottura e bagno privato facendolo diventare la casa di Babacar e mamma Aissa. "Il loro arrivo ha suscitato un’onda di solidarietà e accoglienza. Abbiamo avuto doni e disponibilità da tutti. I colleghi di banca di una persona andata in pensione, hanno raccolto fondi destinati a questo progetto. I nostri medici sono a disposizione della famiglia. Un nostro infermiere li accompagna e assiste al Meyer", dove oggi Babacar farà le prime visite.
Con mamma Aissa, il bambino è stato tra i protagonisti della festa dei 50 anni della Fratellanza a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente Giani, il sindaco Pignotti e l’ex sindaco Casini, il presidente nazionale Anpas, il toscano Bettini e tanti amici di altre associazioni, di Grassina e non solo (in foto). Al centro, la solidarietà che la Fratellanza porta avanti da 50 anni e che oggi ha anche il sorriso del piccolo Babacar.
Manuela Plastina