REDAZIONE FIRENZE

Slitta lo sciopero di domani, servizio regolare di tramvia e bus

Lo sciopero nazionale del trasporto pubblico previsto per domani è stato rimandato al 15 dicembre. Le motivazioni sono state un'ordinanza di precettazione del Ministero dei Trasporti. I sindacati chiedono aumento salariale, riduzione orario di lavoro, tutele su salute e sicurezza, blocco privatizzazioni.

Slitta lo sciopero di domani, servizio regolare di tramvia e bus

FIRENZE

Salta lo sciopero nazionale di domani. Il servizio di trasporto pubblico torna regolare. Niente disagi, dunque, neanche per gli utenti della tramvia, come informa Gest tramite una nota. L’agitazione, però, indetta da Cobas Lavoro Privato, Cub Trasporti, SGB e A.d.l.Cobas, è solo rimandata: lo sciopero slitta infatti al 15 dicembre. Una decisione presa a seguito dell’ordinanza di precettazione diffusa dal Ministero dei Trasporti, con conseguenti polemiche. "La precettazione da parte del ministro Salvini dello sciopero nazionale del Tpl di 24 ore, regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore, è tutt’altro che inaspettata. Ciò, però - osservano i sindacati - non toglie la gravità di quanto deciso da Salvini, interprete da padrone delle ferriere dell’articolo 8 della legge 14690. Le motivazioni addotte da Salvini per giustificare l’intervento di riduzione della astensione dal lavoro in programma, un potere del Ministro che la legge prevede solo per situazioni eccezionali, sono invece ridicole e suonano come un vero e proprio oltraggio all’esercizio di un diritto costituzionale". I sindacati sottolineano "come questo sciopero sia stato indetto più di un mese fa, prima persino di quello di Cigl e Uil, nel pieno rispetto delle più restrittive norme in Europa per l’effettuazione di uno sciopero. Significativo a tale proposito - osservano - il fatto che la Commissione di Garanzia non ha mosso il benchè minimo rilievo alla proclamazione dello sciopero del tpl del 27 novembre".

La protesta riguarda la richiesta di aumento salariale di 300 euro; la riduzione dell’orario di lavoro da 39 a 35 ore settimanali, a parità di salario, e riduzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti; adeguamento delle tutele sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, nonché per gli utenti del servizio di Tpl; blocco delle privatizzazioni e delle relative gare di appalto per il Tpl.