Nuovi militari, vecchi rancori. È polemica sulle sessanta mimetiche in arrivo a Firenze, destinate insieme alle forze di polizia a presidiare strade e stazioni ferroviarie per garantire maggiore sicurezza in città. A fare da detonatore sono le parole del deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli: "Nell’area metropolitana di Firenze, dal 10 gennaio 2023 al 10 gennaio 2024, sono stati assegnati 260 uomini fra agenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza – spiega –. Nella sola città di Firenze sono impiegati nuovi 109 poliziotti, 42 carabinieri e 13 finanzieri".
E ancora: "Anche considerando le cessazioni, grazie ai 60 militari di ‘strade sicure’ e ‘stazioni sicure’ annunciati oggi – continua –, il saldo netto delle divise in più dall’insediamento del governo Meloni supera ben oltre le 200 unità nell’area metropolitana". Per poi sferrare un attacco frontale al Pd: " Il problema della sicurezza a Firenze – tuona –è causato da decenni di governi locali targati Partito democratico: per risolverlo non servono le bugie di Nardella e Funaro che scaricano le colpe sull’esecutivo. Serve semplicemente un cambio di guida politica a Palazzo Vecchio".
Parole che hanno fatto agitare non poco gli animi tra le fila dem. L’annuncio del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che ha presentato a livello nazionale il rafforzamento del piano ’Strade sicure’, e fa salire a 144 le unità operanti nel capoluogo toscano, contro le 84 del 2023, è stato in prima istanza accolto con note agro dolci da Nardella, che ha detto: "Sono militari per ‘Strade sicure, li avevamo chiesti e ringrazio Piantedosi. Però occorrono anche forze dell’ordine, polizia, carabinieri, guardia di finanza perché sono loro quelli più adatti ed efficaci a contrastare scippatori, rapinatori e spacciatori". Nelle specifico, a Firenze i militari sulla strada passeranno dai 60 del 2023 ai 100 del 2024, mentre le forze collocate nelle stazioni aumenteranno da 24 dell’anno scorso a 44 di quest’anno.
Numeri ufficiali che hanno fornito un assist all’assessora alla sicurezza Benedetta Albanese: "I numeri presentati dall’onorevole Giovanni Donzelli sono dati a casaccio – commenta –. È sufficiente parlare con le sigle sindacali della Polizia per rendersene conto: noi lo facciamo e ci dipingono tutt’altro scenario e consigliamo di fare altrettanto anche a chi siede in Parlamento. Ci piacerebbe che le cose stessero così, purtroppo non è vero: non solo il saldo tra ingressi e uscite per la nostra città è negativo ma addirittura è in calo". Il tema "è nazionale – conclude Albanese – e dipende dal governo, ed è evidente, basta guardare le città amministrate dalla destra e dal centrodestra dove ci sono criticità simili".
Sulla stessa linea anche il deputato dem Federico Gianassi: "Le parole di Giovanni Donzelli sono ridicole – esordisce –. Secondo lui la Città Metropolitana di Firenze è piena giorno e notte di centinaia di agenti inviati dal governo. Si vede proprio che ormai Donzelli è barricato nei palazzi romani e non frequenta più le strade delle città italiane. Hanno vinto le elezioni promettendo la sicurezza e stanno miserabilmente fallendo: vadano a chiedere agli italiani se si sentono più sicuri o no". Per poi concludere: "Questa destra è tutta chiacchiere e distintivo, impegnano il loro tempo a fare opposizione all’opposizione – aggiunge –. Pensino piuttosto a governare se ne sono capaci".
P.M.