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Si chiama Janus, destinazione Giove Un’altra apparecchiatura Leonardo "E’ compatta ma ad alta definizione"

Da Campi alla conquista di Giove. In questi giorni allo stabilimento Leonardo di via Einstein c’è stato un gran movimento verso la Francia: il telescopio Janus per la missione Juice è stato consegnato all’Agenzia Spaziale Italiana, pronto per essere spedito alla sede Airbus di Tolosa. Il lancio di Juice, previsto per il 2023, avrà come obiettivo Giove: condurrà osservazioni dettagliate del gigante gassoso e delle sue tre lune più grandi, Ganimede, Callisto e Europa. "La camera ottica dello strumento Janus permetterà lo studio approfondito dei satelliti ghiacciati di Giove che sono ritenuti molto interessanti dal punto di vista della ricerca di ambienti in grado di ospitare forme di vita" commenta Barbara Negri, responsabile Volo umano e Strumentazione scientifica dell’Asi.

Il telescopio campigiano - una camera ottica ad alta risoluzione con 13 bande spettrali - si unirà allo spettrometro Majis consegnato l’estate scorsa. "Torniamo su Giove con strumentazione altamente tecnologica – commenta Enrico Suetta, responsabile Ricerca e sviluppo Tecnologie elettro-ottiche e spaziali di Leonardo – ricordando che lo strumento è compatto e leggero ma in grado di mantenere elevate performance e resistere alle avverse condizioni dello Spazio. "Siamo molto orgogliosi dei nostri sensori elettro-ottici che contribuiscono allo studio e alla conoscenza del nostro sistema solare e dell’universo", aggiunge Suetta.

Barbara Berti