"Shopping di Liberazione" Una bufera sullo slogan Anpi e Cgil attaccano

Lo spot dell’apertura de ’I Gigli’ per il 25 aprile scatena un putiferio. Partigiani e sindacati: "Vergognoso". Il centro commerciale si difende.

"Shopping di Liberazione"  Una bufera sullo slogan  Anpi e Cgil attaccano

"Shopping di Liberazione" Una bufera sullo slogan Anpi e Cgil attaccano

di Barbara Berti

"Un’idea di libertà unilaterale e soprattutto culturalmente sbagliata". Vania Bagni, presidente Anpi Firenze, si dichiara "turbata" per il messaggio pubblicitario lanciato dal centro commerciale I Gigli di Campi in occasione del 25 aprile. La struttura, per informare i clienti, che martedì prossimo sarà regolarmente aperta al pubblico, ha diffuso una serie di volantini e manifesti che recitano: "Lo shopping è una liberazione". Molto diversi da quelli di Coop che recitano "Chiusi per scelta". Una strategia di marketing che ha sollevato un gran polverone. "Il 25 aprile è la Liberazione, la festa per commemorare la liberazione dell’Italia dal nazifascismo – dice Bagni –. Solo il pensiero che qualcuno abbia pensato di farci un gioco di parole per abbinarlo allo shopping mi turba. E dovrebbe turbare tutti. Questo messaggio fa capire che manca il senso dello Stato, delle Istituzioni, della nostra storia e delle nostre radici". Ma non solo. "Secondo il volantino lo shopping è una liberazione: ma per chi? Non certo per tutti quei lavoratori costretti ad andare a lavorare in un giorno di festa nazionale, un giorno che dovrebbe essere dedicato alla memoria e alla riflessione". Stesso pensiero arriva da Alessandra Nardini, assessora all’istruzione, formazione e lavoro della Regione. "Piegare il messaggio della Liberazione a scopi consumistici è sbagliato e offensivo" dice.

Duro anche il commento del sindacato che ritiene "vergognoso" quanto sta accadendo. "Ci si ostina alle aperture dei negozi calpestando in questo modo non solo le condizioni dei lavoratori ma anche il significato e il valore sociale di dette festività" tuona la Filcams Cgil Firenze che da tempo ha proclamato lo sciopero per il 25 aprile. "Di fronte a manifesti e slogan vergognosi come quelli utilizzati in queste ore da I Gigli non è sufficiente solo indignarsi: occorre chiedere il ritiro immediato di quelle vergogne e combattere anche con gli scioperi e le astensioni affinché un pensiero sempre più diffuso non diventi senso comune" sostiene il sindacato. Dal canto suo, il centro commerciale, in una nota chiarisce: "La Liberazione, per noi, è occasione di festa per la libertà. Con questo approccio e con la leggerezza di chi non ha nessuna retro-lettura abbiamo abbinato il concetto dello shopping. Niente più, niente altro".

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