SANDRA NISTRI
Cronaca

A Sesto c’è un cimitero ‘vietato’ ai disabili: "Da anni non saluto i miei genitori"

Patrizia Cipolla, in carrozzella, per colpa dell’ascensore rotto non può andare a trovare i propri cari I loculi sono al primo piano ma lei non può fare le scale: "Nessuno mi ha mai ascoltata"

La signora Cipolla davanti alle scale del cimitero (Fotocronache Germogli)

La signora Cipolla davanti alle scale del cimitero (Fotocronache Germogli)

Sesto Fiorentino (Firenze), 13 gennaio 2023 – ”Da più di un anno e mezzo non posso visitare i miei cari al cimitero di Sesto e temo che, purtroppo, non potrò farlo ancora per molto tempo". È un grido di dolore quello lanciato da Patrizia Cipolla e il problema denunciato non dipende certo da una sua volontà.

A impedirle di portare dei fiori sulle tombe dei suoi genitori è, infatti, un guasto, praticamente infinito, di un ascensore: "Io – racconta infatti la signora – sono disabile e devo spostarmi sulla sedia a rotelle. Per andare a trovare i miei familiari defunti devo prima superare una serie di scale ma poi, almeno nella parte di loculi in cui riposa mio padre, morto nel 2014, nel punto più estremo del camposanto di Quinto, ci sarebbe un ascensore per poter accedere al posto in cui si trova. Ci sarebbe, appunto: peccato che l’impianto sia fermo da almeno un anno e mezzo. Mia madre, invece, si trova nella schiera di fronte e lì proprio l’ascensore non esiste ma ci sono solo scale, quindi il problema non si pone proprio".

Più volte Patrizia ha fatto presente il problema ma senza ricevere una adeguata risposta e, soprattutto, senza vedere la risoluzione del problema: "Mi sono rivolta in più occasioni – dice - all’Ufficio presente all’interno del cimitero per capire perché l’ascensore non è in funzione da così tanto ma non mi hanno saputo dare una risposta precisa sui possibili tempi per la riparazione. Così, a ottobre, quando mi sono recata al cimitero ho dovuto rinunciare di nuovo a andare a trovare i miei defunti e lo stesso è stato a dicembre e anche ora è tutto incerto. Fra l’altro l’ascensore in questione non serve solo ai disabili ma è utilizzato da tanti anziani e da chi ha difficoltà di deambulazione anche temporanea, è uno strumento indispensabile per molte persone e mi pare una assoluta mancanza di rispetto che non sia fruibile da oltre diciotto mesi".

Uno sfogo sacrosanto quello di Patrizia come riconosce anche la stessa amministrazione comunale: "Il disagio riferito dalla cittadina – si legge infatti in una nota di risposta - è purtroppo reale. Il lungo fermo è dovuto alla difficoltà nel reperire i pezzi di ricambio per questo tipo di impianto legata alla scarsità di alcuni componenti comune a tutto il mercato europeo. La ditta sta comunque da tempo eseguendo le operazioni propedeutiche che proseguono, così da ottimizzare i tempi. Abbiamo sollecitato nuovamente il fornitore che conta di evadere la richiesta entro alcune settimane. Per quanto riguarda gli investimenti futuri, nell’ambito del project financing è previsto l’abbattimento delle barriere architettoniche con la realizzazione di uno o due nuovi impianti".

Dal maggio scorso, infatti, dopo l’effettuazione della gara europea in modalità telematica, la gestione del cimitero maggiore è passata per la prima volta in assoluto ai privati con concessione, mediante project financing, del servizio alla Società Italiana Lampade Votive Elettriche Silve. La durata dell’assegnazione è di 24 anni con opere stimate, a cura del concessionario, del valore di oltre 15 milioni di euro: nel pacchetto figura anche l’abbattimento del le barriere architettoniche con l’installazione, quando necessario, di ascensori.