DON FRANCESCO
Cronaca

Serve il coraggio che nasce dalla fiducia

Don Francesco

Vermigli

Ci sono situazioni della vita che hanno bisogno di essere cambiate e cambiate radicalmente. Come l’acqua di uno stagno che è ferma e imputridisce, ma se viene lanciato un sasso, torna a muoversi. Così è della nostra vita, che in alcuni casi ha bisogno di cambi di ritmo, di nuovi slanci; persino di rotture. Il Vangelo di questa domenica (Luca 9,51-62) può essere considerato come un invito a fare della nostra vita una vita segnata dalla radicalità e dalla determinazione. Gesù prende la ferma decisione di dirigersi verso Gerusalemme: così dice l’evangelista Luca. Non è tempo di indugiare, Gesù deve andare e compiere la sua missione. E nel suo viaggio verso Gerusalemme incontra tante persone. Ad uno ricorda che se lo vuol seguire, non sarà garantito alcun riposo. Ad un altro che il rapporto con lui supera quello con i genitori; e supera la pietà nei confronti di un genitore morto. Ad un altro ancora che non ci si può voltare indietro, quando si sceglie la strada da lui percorsa. Chi sceglie Gesù, sceglie di non essere più come prima. La determinazione, la decisione, la fermezza sono qualità che in alcuni momenti sono le sole che possono salvarci la vita. Per essere decisi e determinati serve il coraggio; ma non quello che si fonda sull’azzardo. Serve il coraggio che nasce dalla fiducia. Perché rompere, creare nuove dinamiche, cambi di ritmo, apre orizzonti alla nostra vita che non possiamo controllare e predeterminare. È, questa, la logica dell’abbandonarsi con fiducia a una vita rinnovata.