
Il biacco rinvenuto morto nell'automobile
Firenze, 10 agosto 2023 – La canicola sta tornando su Firenze, ma stamani per un buon quarto d’ora si è sudato freddo nel parcheggio sotterraneo della Coop di Ponte a Greve. Ed è grazie alla professionalità del personale del centro commerciale che tutto si è risolto velocemente e per il meglio. Un cliente, al ritorno dalla spesa, ha trovato un serpente in auto, che probabilmente si era introdotto nell’abitacolo qualche giorno prima quando l’uomo si trovava in campagna.
“Salgo in macchina nel parcheggio sotterraneo quando sento qualcosa ciondolare sulla caviglia – racconta –. Di primo impatto penso sia il filo che collega il microfono del vivavoce all’autoradio, poiché per non perforare la plancia ho fissato in maniera un po’ raffazzonata con del nastro da carrozziere tra il tunnel dello sterzo e la pedaliera. Istintivamente tocco per verificare e sento in mano qualcosa di freddo e molliccio, come un grosso lombrico”.
“Esco di macchina, illumino con la torcia del cellulare: trasalisco nel vedere che un piccolo serpente era rimasto aggrovigliato tra il filo e il nastro – continua –. Probabilmente era morto, ma non ne avevo la certezza; e soprattutto temevo si trattasse di una vipera. Chiudo la macchina perché non scappi e mi rivolgo a un addetto alla sicurezza, che mi porta subito dal suo responsabile. Questo informa il responsabile della galleria commerciale. Andiamo a verificare e, con l’ausilio di un lungo bastone di metallo constatiamo che purtroppo il rettile era morto”.
“Con le pinze della cassetta degli attrezzi della macchina, visto che se si fosse trattato di una vipera la mandibola sarebbe potuta scattare anche da deceduta, riusciamo a togliere la bestiola dal groviglio di fili e nastro adesivo in cui si era cacciata – aggiunge –. Una volta estratta e portata alla luce, constatiamo che non si tratta di una vipera, ma a detta di chi se ne intende più di me un piccolo biacco, che purtroppo si era infilato in quella trappola mortale”
“Non so come possa essere entrato nell’abitacolo, visto che non lascio mai i finestrini aperti quando parcheggio: forse è passato da qualche interstizio, forse l’ho introdotto accidentalmente con qualche borsa che avevo lasciato in giardino, dove magari mi era stata messa come ‘dono’ dal mio gatto – conclude – L’importante è che tutto si sia risolto in sicurezza e senza scatenare il panico nel parcheggio, in quel momento molto frequentato: voglio ringraziare il personale che mi ha aiutato che è stato competente e professionale nell’aiutarmi a gestire il problema”.