ROSSELLA CONTE
Cronaca

Sentinelle in strada contro la movida molesta

Tutor e controlli a tappeto: il decalogo del Comune

Movida estiva (foto di archivio)

Firenze, 9 luglio 2017 -  ​Da un lato i commercianti che puntano il dito contro le ordinanze anti-movida responsabili della perdita di posti di lavoro e di un calo degli incassi del settore, dall’altro i comitati che auspicano norme ancora più rigide. Nel mezzo il Comune di Firenze che sta provando in tutti i modi di regolamentare le scorribande disordinate che hanno finito per trasformare alcune aree in una Firenze fantoccio che si vende di giorno e si svende di notte. Dopo il Regolamento Unesco che limita l’apertura di ulteriori locali nei quartieri ad alta concentrazione favorendone la delocalizzazione e la chiusura del centro alla pressione a motore, Palazzo Vecchio accetta una nuova grande sfida, un protocollo in dieci punti che cercherà di colmare il vuoto legislativo e trovare un equilibrio tra le diverse esigenze. Se la ricetta perfetta non esiste, il ‘Salva notte’ affiancherà a un’azione di contrasto una di prevenzione. 

La sostanza: sensibilizzare i giovani sui rischi dell’assunzione di alcol e sostanze stupefacenti ma anche aprire il dibattito sulla violenza di genere nei contesti del divertimento notturno e sulle malattie a trasmissione sessuale. Educarli a vivere consapevolmente la notte perché oltre al diritto al divertimento e allo stare insieme esiste quello al sonno dei residenti sempre più stanchi della baraonda infernale delle frange più sregolate della movida. Si chiama ‘Firenze vivibile’ il protocollo che partirà come una sperimentazione e abbraccerà piazza Sant’Ambrogio, Santa Croce e Santo Spirito, zone ad alta concentrazione di locali e minimarket. Si tratta di un progetto dell’Ufficio Città Sicura, che si è aggiudicato un finanziamento regionale, portato avanti dagli assessori allo Sviluppo economico e alla sicurezza Cecilia Del Re e Federico Gianassi e coordinato dal consigliere speciale per la notte Niccolò Falomi. In buona sostanza, sulla scia di quanto già sperimentato in via dei Benci nel 2014, un pool di operatori sociali e addetti al controllo scandaglierà le piazze più bollenti per vigilare sui comportamenti della clientela e mettere il silenziatore a schiamazzi, urla o assembramenti. Il bando per la gestione del servizio è online sul sito del Comune di Firenze e scadrà l’11 luglio, una volta assegnati i lavori partirà la sperimentazione che durerà fino al 31 dicembre. All’equipe formata da operatori sociali e artisti che percorreranno nelle ore notturne (dalle 22 alle 3) le strade dello shot and go con l’obiettivo di contenere la baraonda, verranno affiancati gli steward, personale appositamente formato che farà da mediatore con le forze dell’ordine. 

"Si tratta di un importante progetto dell’amministrazione. Anno dopo anno facciamo passi in avanti con riscontri positivi da parte dei residenti. Ci sono delle zone critiche su cui continueremo a lavorare, questo è fuori dubbio» sottolinea Falomi che ci sta mettendo l’anima per la riuscita del piano. Nelle tre piazze verranno allestite delle postazioni interattive con punti di ascolto e di prima consulenza e uno spazio di decompressione con sedute e attività di prevenzione avanzata attraverso l’uso di proiezioni video e spot animati relativi alla prevenzione della violenza di genere, all’uso responsabile dell’alcol, alla prevenzione dell’incidentalità stradale, ai rischi legati all’assunzione di sostanze psicoattive e dei loro mix, realizzati in collaborazione con 118. "L’introduzione della ztl e la politica di delocalizzazione - conclude Falomi - stanno portando i primi risultati. Andremo avanti e il dialogo con i residenti sarà sempre aperto".