“Scuole aperte d’estate? Noi siamo pronti”. I dirigenti scolastici fiorentini plaudono al bando ministeriale

C’è anche chi è già abituato ad organizzare laboratori e appuntamenti estivi. “L’ideale sarebbe tenere sempre aperte le scuole per creare una sana socializzazione tra i giovani”

Il dirigente del Marco Polo, Ludovico Arte

Il dirigente del Marco Polo, Ludovico Arte

Firenze, 12 aprile 2024 - “Tenere aperte le scuole d’estate? Sarebbe bellissimo, sia per venire incontro alle necessità dei genitori che per offrire un’alternativa sana ai ragazzi”. I dirigenti scolastici fiorentini si dicono pronti a valutare “con particolare attenzione” il bando del Ministero. Proprio ieri il ministro Valditara ha firmato il decreto che stanzia 400 milioni di euro per finanziare attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze per il periodo di sospensione estiva delle lezioni. Il provvedimento, che interessa gli anni scolastici 2023-24 e 2024-25, è destinato alle scuole primarie e secondarie statali e paritarie.

“Negli anni passati abbiamo già offerto qualcosa di simile - dice Laura Guido, che dirige il comprensivo Compagni-Carducci -. L’anno scorso, a maggio e a luglio, abbiamo offerto dei laboratori, prima come attività pomeridiana extra-scolastica e, d’estate, come offerta aggiuntiva, realizzata col contributo delle famiglie. I bambini dell’infanzia e della primaria hanno partecipato a laboratori musicali, di attività espressiva e di lingua inglese. Era un modo per dare continuità alle attività didattiche e sostenere le famiglie, alle prese con le lunghe vacanze estive. Per quanto riguarda l’ultimo decreto, devo leggerlo integralmente. A breve decideremo cosa fare. Se c’è possibilità di restare aperti d’estate, lo faremo”.

“Un’idea che mi piace - afferma Francesca Cantarella, dirigente del comprensivo Vespucci -. Fosse per me, la scuola dovrebbe rimanere sempre aperta. Adesso devo confrontarmi col collegio docenti per decidere. Soprattutto, devo capire se c’è la disponibilità da parte dei docenti oppure se possiamo rivolgerci a personale esterno. Il progetto è buono, ma va contestualizzato per cercare la migliore organizzazione. Oltre a trovare le persone, c’è anche il problema delle alte temperature estive… Ad ogni modo, noi siamo favorevoli”. “Tutto bello, ma ancora non abbiamo indicazioni operative”, osserva Marco Menicatti, preside del comprensivo Barsanti. La sua scuola d’estate organizza centri residenziali fuori Firenze oppure nelle sedi del comprensivo. “Anche quest’estate faremo così”, dice il preside.

Al Marco Polo, tecnico del turismo e liceo linguistico, da tre anni viene organizzato un festival, ‘School for future’. “Lo facciamo nella prima settimana di giugno - racconta il dirigente, Ludovico Arte -. Per tre giorni la scuola resta aperta da mattina a sera, tra laboratori, eventi, spettacoli sul palco. Quest’anno vorrei farci rientrare anche un confronto coi candidati sindaco. È un piccolo festival aperto a tutti, al quale i nostri ragazzi partecipano anche come protagonisti, dato che contribuiscono all’accoglienza e all’organizzazione. Il bar della scuola resta in funzione anche la sera e un gruppo di docenti si rende disponibile in maniera volontaria. Adesso, col bando ministeriale potremmo fare un’apertura più continuata. Sarebbe l’ideale”.

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