Scuola, ripartono le gite, ma con occhio attento al portafoglio. “Gli istituti aiutano le famiglie in difficoltà”

Dopo le restrizioni Covid, tornano i viaggi d’istruzione. I rincari, fino al 40%, impongono scelte oculate. Ecco che ci sono scuole che prevedono massimo quattro notti fuori. C’è anche chi farà rafting, per ritrovare un contatto con la natura

Una gista scolastica a Lucca

Una gista scolastica a Lucca

Firenze, 23 marzo 2023 - I delfini del parco d’Oltremare di Riccione, il rafting in Umbria per riscoprire la bellezza della natura dopo la pandemia. E poi gite a Napoli, a Madrid e a Barcellona. Quest’anno i viaggi d’istruzione sono ripartiti in pieno. Un anno fa, gli istituti si erano limitati a mini-gite nei dintorni. Adesso, invece, tutto come prima del Covid, se non fosse per i rincari - fino al 40%, - che ricordano a tutti il difficile momento che stiamo attraversando. Ma le scuole, grazie a fondi ad hoc, riescono ad aiutare le famiglie in difficoltà. Perchè la gita deve vedere la partecipazione di tutti, a meno che qualche alunno, per ripetuti comportamenti all’insegna della più totale indisciplina, non venga escluso proprio come punizione.

Ma vediamo un po’ dove andranno gli studenti fiorentini. Al liceo classico Galileo la meta più gettonata è Napoli. Ma qualche classe andrà a Ravenna, Ferrara e Orvieto. “All’estero facciamo solo gli scambi linguistici”, fa sapere la preside, Liliana Gilli. Anche all’Iis Peano la mobilità è ripartita al 100%. “Essendo capofila di un consorzio Erasmus, organizziamo una 70ina di mobilità Erasmus all’anno - dice Maria Centonze, la dirigente -. Come viaggi d’istruzione, abbiamo optato per Budapest, Madrid, Bruxelles, ma anche mete più vicine a noi come Populonia e Napoli. La regola è che i ragazzi staranno fuori quattro notti al massimo, per contenere i costi”. I rincari, sommati alle crescenti difficoltà di numerose famiglie, potrebbero impedire ad alcuni ragazzi di andare in gita. Ma le scuole in questo senso sono molto attente. Ogni istituto in bilancio ha un ‘fondo gite’ per sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà. Non solo. Ad esempio, al comprensivo di Firenzuola l’istituto ha deliberato di contribuire per tutti con 30 euro. In quella scuola, le terze medie andranno quattro giorni in Provenza. 370 euro la quota a famiglia, che grazie al sostegno del comprensivo è scesa a 340.

Ma quanto può costare una gita? Alla secondaria di primo grado Barsanti, per tre giorni a Napoli la quota è di 270 euro a ragazzo. Online vediamo che cinque giorni a Roma partono da 340 euro. 466 euro invece per quattro notti a Parigi. “Noi diamo un contributo sulla base dell’Isee: non ci risultano aumenti di richieste rispetto a prima del Covid”, aggiunge Centonze. Al Vespucci, il comprensivo ha provveduto a pagare per una decina di alunni. “Quando ci arrivano segnalazioni di famiglie impossibilitate a mandare i figli in gita diamo noi un sostegno - le parole della preside, Francesca Cantarella -. Per i nostri ragazzi, dopo le restrizioni della pandemia abbiamo pensato a gite a contatto della natura. Ecco che alcune classi faranno rafting in Umbria, mentre altre andranno all’isola d’Elba. Faremo anche visite culturali, ma dopo il Covid era giusto dare più spazio allo sport, allo stare tutti insieme all’aria aperta”. Tutte le classi delle secondarie di primo grado staranno due notti fuori.

Al comprensivo Barsanti, invece, le gite riguardano solo le terze medie, “in modo da creare un unico evento conclusivo, e concentrare le spese per le famiglie in un viaggio e basta”, evidenzia il preside, Marco Menicatti. “I prezzi sono saliti molto e bisogna stare attenti - aggiunge -. Abbiamo comunque dei fondi per dare una mano a chi economicamente si trova in difficoltà. Avevamo preso informazioni per una gita a Parigi, ma sarebbe stata troppo cara. Gli alunni della Barsanti andranno tre giorni a Napoli, mentre quelli di Firenzuola tre giorni in Provenza. In quel caso, gli alunni hanno anche venduto delle torte per auto-finanziarsi in vista del gran giorno della partenza”.

E se un alunno è particolarmente intollerante alle regole? “Capita che per i casi più eclatanti di indisciplina la gita salti - dice Menicatti -. Vige poi la regola, in gita, del ‘chi rompe, paga’. Quando è accertato che un danno è provocato da un alunno, il conto viene ripagato dalla famiglia”. Infine, dal primo al 6 aprile i ragazzi di quarta e di quinta dell’ Iis Sassetti-Peruzzi andranno a Barcellona. In nave, per spendere meno. “Si cerca sempre di fare viaggi alla portata di tutti”, sottolinea il preside Osvaldo Di Cuffa.

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