
Scuola del Cuoio, formazione d’eccellenza Quattro borse di studio a giovani artigiani
di Eva Desiderio
Il lavoro è libertà, anche economica. Il lavoro è riscatto, anche per affrontare dopo tanti dolori una nuova vita. Da esperti artigiani della pelletteria. La prova? L’entusiasmo, la gioia e la commozione dei quattro ragazzi che finora sono stati svantaggiati e ora grazie alla borsa di studio della Scuola del Cuoio e al diploma ricevuto ieri dalle mani della presidente dell’azienda di alta pelletteria Barbara Gori vanno incontro a un futuro di serenità e di impegno. Un avvenimento bello e coinvolgente perché si parla sempre tanto anche qui a Firenze di artigianato e di ricerca di giovani da avviare a un mestiere, ma poi non si fa abbastanza. E invece ecco l’esempio giusto, questo della Scuola del Cuoio che ha una sede bellissima nel convento di Santa Croce dal 1950 quando Marcello Gori l’ha fondata in quel dopoguerra pieno di problemi offrendo un’occasione di riscatto ai ragazzi dei riformatori che impararono con lui a lavorare la pelle. Ora seguendo le orme del padre le tre figlie Laura, Francesca e Barbara (foto) hanno dato vita nel 2022 alla Fondazione Marcello Gori e a queste borse di studio per giovani che provengono da famiglie con problemi che con 9 mesi di tirocinio nei laboratori della Scuola del Cuoio, con la guida del maestro Mao, al secolo il giapponese Saito Shigero, hanno conseguito un diploma e trovato un lavoro sicuro subito: Sara Checcucci, Eleonora Cuppari e Luigi Zaccariello sono assunti già dalla Scuola del Cuoio, Imane Daracui andrà a lavorare alla pelletteria artistica A.R. Florence. E tutti e quattro grazie all’accordo tra l’azienda fiorentinissima che produce i suoi manufatti ancora tutti a mano riceveranno il salario minimo contrattuale dopo l’accordo sindacale tra Filcams Cgil e Filctem Cgil. Così i valori di nonno Marcello Gori sono ben tramandati ai nipoti Tommaso, Filippo e Beatrice che oggi guidano l’azienda. A raccontare questi nove mesi di borsa di studio un video pieno di significati con le testimonianze dei ragazzi dello Studio Paolo Parri, con la regia di Maurizio Montagni. "Valorizzare il patrimonio umano e dare un futuro ai giovani":_ dice Barbara Gori che saluta la presidente dell’Opera di Santa Croce Cristina Acidini e quattro assessori presenti alla consegna dei diplomi, Bettarini, Funaro, Giuliani e Albanese, con la responsabile di Artemisia Tania Berti". Selezionati intanto altri 5 ventenni che cominceranno il 2 ottobre il loro stage per poi conseguire il diploma di pellettiere nel settembre 2024.