
Ragazzi all'uscita di scuola (foto d'archivio)
Firenze, 24 luglio 2025 – Vittoria per le famiglie dei 120 studenti del Salvemini-Duca d’Aosta che avevano minacciato il trasferimento al Capponi. In via eccezionale, il prossimo anno scolastico i Salesiani ospiteranno le prime classi del liceo economico sociale del Salvemini e non le seconde, come inizialmente detto.
Ma facciamo un passo indietro. Per problemi di spazi, il Salvemini ha bisogno di disporre di quattro aule che si trovano all’interno della sede dei Salesiani. Lì hanno studiato i ragazzi che, da settembre, frequenteranno il secondo anno dell’economico sociale. La notizia che quegli stessi ragazzi avrebbero frequentato anche il secondo anno in succursale aveva allarmato i genitori. “Non è possibile che, a differenza di quanto detto in precedenza, i nostri figli passino un altro anno senza poter usufruire dei laboratori della sede di via Giusti”, avevano tuonato le famiglie.
La protesta ha colpito nel segno ed il problema, per il prossimo anno scolastico, sarà risolto. L’Istituto Salesiano, pur offrendo da settembre lo stesso percorso di studi, ha pensato bene di tendere una mano al Salvemini, ospitando solo per un altro anno le classi prime del Les.
“Grazie alla Metrocittà per aver compreso le motivazioni espresse dalla comunità scolastica e per l’impegno profuso in tempi rapidi. E grazie di cuore ai Salesiani che, con grande disponibilità e sensibilità, hanno rivisto le proprie posizioni - scrivono i genitori delle future seconde classi del Les -. Siamo felici che tutte le parti coinvolte abbiano messo al primo posto l’interesse degli studenti”.
A ripercorrere la vicenda è la Metrocittà.
Fin dall'inizio dell'anno scolastico in corso, si legge in una nota di Palazzo Medici Riccardi, l'Istituto Salesiano aveva espresso chiaramente la condizione che, in caso di rinnovo per l'anno successivo 2025-2026, non venissero collocate all’interno della loro sede le classi prime dell'indirizzo economico-sociale. “Questa richiesta era motivata dall'esigenza di evitare confusione e concorrenze in fase di nuove iscrizioni, dato che lo stesso indirizzo è presente anche presso la scuola dei Salesiani”, si spiega dalla Metrocittà.
Purtroppo, successivamente si sono “verificati alcuni malintesi comunicativi tra la Città Metropolitana e l'Istituto Salvemini Duca d’Aosta", che hanno generato rabbia tra le famiglie, che inizialmente si sono trovate di fronte una realtà opposta rispetto a quella prospettata.
Ma adesso tutto è sistemato. E solo le prime andranno in succursale.
I Salesiani hanno “responsabilmente deciso di derogare alla richiesta iniziale”. E, pertanto, la situazione si è ricomposta.
"Desideriamo esprimere il nostro ringraziamento all'Istituto Salesiano - conclude la Metrocittà - per questa decisione non dovuta e questa rinnovata disponibilità che viene a risolvere una situazione complessa".