
Rientro a scuola (foto archivio Ansa)
Firenze, 12 settembre 2025 – Scuola al via lunedì 15 settembre, ma a Firenze mancano centinaia di unità di personale Ata. La denuncia arriva dalla Uil Scuola, che parla di una situazione “allarmante” e a rischio per la qualità e la sicurezza del servizio.
Secondo il segretario Cristiano Di Donna, gli organici risultano scoperti in maniera preoccupante: all’appello mancano 122 posti interi e 43 part-time di assistenti amministrativi, 35 interi e 18 part-time di assistenti tecnici e addirittura 252 interi e 57 part-time di collaboratori scolastici. “Una voragine – sottolinea Di Donna – che le segreterie, già sottodimensionate, dovranno gestire attraverso le supplenze. Ma la gran parte dei candidati si trova fuori regione, con inevitabili problemi logistici ed economici”.
Le scuole più in difficoltà
I numeri parlano chiaro. All’Educandato della Santissima Annunziata risultano scoperti 28 posti interi e 1 part-time per i collaboratori scolastici, oltre a 3 amministrative e a 3 cuochi: “Chi cucinerà per i convittori in arrivo già da domenica 14?”, si chiede la Uil. Ancora, al liceo artistico di Porta Romana mancano 9 collaboratori e 6 amministrativi (più due part-time). Situazione critica anche all’alberghiero Buontalenti con 10 posti di collaboratori vacanti, al comprensivo Calenzano con 11 collaboratori da coprire, al Saffi con 7 posti scoperti, al Peano con 6 collaboratori assenti, e al tecnico Da Vinci, dove mancano 9 collaboratori e 4 amministrativi.
Anche laddove le supplenze vengano attivate, resta l’ostacolo del costo della vita. “Molti lavoratori – spiega Di Donna – sono costretti a scegliere se accettare incarichi precari fuori sede, con affitti, bollette e spese quotidiane che a Firenze sono insostenibili”.
"La scuola pubblica è un diritto e per funzionare ha bisogno di tutte le sue componenti: docenti, studenti, famiglie, ma anche e soprattutto personale Ata che garantisce quotidianamente sicurezza, pulizia, supporto amministrativo e logistico – conclude Di Donna –. È tempo che l'amministrazione si assuma la responsabilità di garantire aumenti stipendiali, risorse strutturali adeguate e condizioni di lavoro dignitose. Basta con soluzioni tampone e improvvisate: la scuola ha bisogno di certezze, non di miracoli quotidiani”.