
Francesco Schettino
Firenze, 24 febbraio 2016 - Omicidio colposo plurimo, lesioni aggravate, naufragio, abbandono nave. Questi i quattro capi di imputazione per i quali il comandante Francesco Schettino è stato condannato a sedici anni di reclusione e a un mese di arresto nel processo di primo grado per il naufragio della Costa Concordia, che si è concluso a Grosseto l'11 febbraio 2015. Ora all'imputato spetta il secondo grado, l'appello, che si terrà a Firenze.
La prima sezione penale della corte d'appello di Firenze ha notificato oggi ad alcune parti, fra cui i legali di parte civile, il decreto di citazione per le udienze del processo di appello a Schettino. La prima udienza è fissata a Firenze per il 28 aprile, alle ore 9.30, data che, però, potrebbe subire uno slittamento per motivi organizzativi, probabilmente dovuti a questioni logistiche, legate a motivi di capienza e di allestimento di un'aula idonea. Ciò, secondo quanto appreso, anche in considerazione della consistente presenza di massmedia a questo processo e della necessità di organizzare gli spazi necessari. A Grosseto per questi motivi infatti l' intero processo di primo grado è stato tenuto in un teatro.
Nel nuovo palazzo di giustizia fiorentino la corte di appello dispone di numerose aule per i suoi processi, anche grandi e attrezzate ma la prima sezione penale valuta se realizzare il processo a Schettino in aule solitamente destinate alla corte d'assise, che sono le più ampie dell'edificio.
Sono state indicate anche le date delle udienze in prosecuzione: 2, 4, 6, 9, 10, 16, 19, 20, 23, 25, 27 maggio. Il decreto di citazione viene notificato ai difensori di Schettino, gli avvocati Saverio Senese e Donato Laino, oltre che alla procura di Grosseto, al difensore del responsabile civile e a 266 parti civili. Avevano proposto ricorso alla corte d'appello il procuratore di Grosseto, l'imputato Schettino, la Costa, e le parti civili.