OLGA MUGNAINI
Cronaca

Scatta l’operazione chiese Si comincia dal Romito

Approvato il piano di interventi per gli edifici di culto di proprietà del Comune. In programma lavori per Santissima Annunziata, Carmine, Santo Spirito

di Olga Mugnaini

Si comincia dalla chiesa del Sacro Cuore al Romito, per proseguire con Santissima Annunziata, Santo Spirito e il Carmine.

Sono dieci le chiede della città, di competenza dell’amminitrazione comunale, per le quali sono stati approvati gli interventi di restauro, su proposta dell’assessore al lavori pubblici Titta Meucci.

La chiesa e la canonica, sede della parrocchia del Romito, sono di proprietà comunale, anche se date in possesso alla Curia fiorentina. Oggetto dell’intervento per oltre 200mila euro, è la sistemazione delle lesioni della chiesa e della canonica, il rifacimento dell’intonaco, il consolidamento del timpano della facciata e della croce di sommità, oltre al rifacimento della rete di smaltimento delle acque piovane sul lato est della canonica.

"Un intervento che si inserisce in un più ampio e articolato piano di restauri della chiese di proprietà comunale – ha spiegato l’assessore Meucci –. Oltre agli interventi realizzati per il recupero della cupola di Santo Spirito e del complesso del Carmine, infatti, in questo momento stiamo lavorando anche su Santa Maria Novella e prevediamo di proseguire gli interventi di restauro sulla Santissima Annunziata. Ed è in gara un progetto di risanamento conservativo che prevede interventi su tutti i complessi da 400mila euro".

I lavori alla chiesa Sacro Cuore del Romito vanno a consolidare lesioni importanti, tanto che si procederà alla sostituzione di porzioni di muratura di circa 30-40 centimetri, oltre alla posa della rete in fibra di vetro su entrambi i lati. Servirà inoltre l’inserimento di due ancore interne alla muratura. Si procederà poi all’impermeabilizzazione delle falde est della chiesa.

La storia della chiesa del Romito risale alla fine del Settecento, quando, dopo la costruzione del cimitero di Trespiano ad una certa distanza dal centro, si avvertì la necessità di una “Stanza mortuaria” prima dell’ultimo trasporto delle salme. Il luogo prescelto nel 1784 fu via delle Ruote. Sul finire del 1800 vi fu la necessità di spostare la struttura oltre i viali di circonvallazione. La scelta ricadde sul Romito dove esisteva un piccolo oratorio dedicato a Santa Lucia edificato sotto le arcate dell’acquedotto romano che ancora rimanevano in piedi. Nel 1925 fu costruita la Chiesa primigenia, composta da quella che ora è la navata principale su progetto di Ezio Zalaffi, ingegnere dell’Uffico Tecnico del Comune. Nel 1944 la chiesa fu in gran parte distrutta dai bombardamenti. Con la ricostruzione affidata a Giuliano Boldrini si ampliò l’edificio ad aula sullo schema classico, con l’aggiunta di due navate laterali. Nel 1951, la facciata principale fu arricchita dal portico con copertura a semipadiglione.

Per quando riguarda i lavori al Carmine, si tratta di un investimento da 800mila euro, che comprende il restauro e risanamento del complesso con l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Nel caso della basilica di Santo Spirito, invece, la cupola è stata sottoposta a un urgente risanamento e intervento di restauro. Le condizioni meteorologiche favorevoli alla crescita di erbacce hanno causato infatti negli ultimi anni un forte degrado delle tegole. E così è stato necessario ristabilire l’integrità del rivestimento “a squama“. L’intervento è stato finanziato e progettato da Palazzo Vecchio, con uno stanziamento di 352mila euro.

I lavori hanno interessato prevalentemente la cupola che sovrasta la sagrestia della chiesa di Santo Spirito, opera architettonica progettata da Giuliano da Sangallo e realizzata tra il 1489 e il 1497. Precedente è la costruzione della basilica, affidata intorno al 1434 a Filippo Brunelleschi.