REDAZIONE FIRENZE

Sanità, scontro acceso in consiglio: "Poco personale e servizi carenti"

L’assemblea convocata per fare il punto sugli interventi in corso sulle strutture in realizzazione. Operatori, sindacalisti e cittadini accendono la polemica: "Liste d’attesa infinite e organico ridotto".

L’assemblea convocata per fare il punto sugli interventi in corso sulle strutture in realizzazione. Operatori, sindacalisti e cittadini accendono la polemica: "Liste d’attesa infinite e organico ridotto".

L’assemblea convocata per fare il punto sugli interventi in corso sulle strutture in realizzazione. Operatori, sindacalisti e cittadini accendono la polemica: "Liste d’attesa infinite e organico ridotto".

Doveva essere l’occasione per fare il punto della situazione sulla sanità in Mugello e in particolare sui grossi investimenti sull’edilizia sanitaria da alcuni mesi avviati. Ma l’assemblea pubblicata convocata dal Comune di Borgo San Lorenzo e tenutasi nella sala consiliare è stata anche la sede per mettere sul tavolo, lo hanno fatto cittadini, sindacalisti e operatori sanitari, numerose questioni irrisolte, non senza interventi duri e molto critici.

Neppure è piaciuta, ad alcuni, la defezione del direttore generale dell’Azienda USL Valerio Mari. Perché su alcune questioni gli intervenuti avrebbero voluto le sue spiegazioni e i suoi impegni, impegni che i pur autorevoli presenti all’assemblea, l’arch. Francesco Napolitano, Direttore dell’area tecnica, Claudia Capanni, Direttrice dell’Ospedale di Borgo San Lorenzo, Daniele Mannelli, direttore struttura complessa ed Erita Donnini, coordinatrice sanitaria dei Servizi Territoriali Mugello, non potevano certo assumere.

Così si è polemizzato sul personale che manca, sulle attrezzature delle quali l’ospedale del Mugello è privo, sulle liste d’attesa. Ma sono arrivate anche le risposte sull’edilizia, a cominciare dai lavori ormai avviati da mesi di ampliamento e messa in sicurezza sismica dell’ospedale. Iniziati con un decennio di ritardo, si tratta di un impegno economico notevole, per oltre 45 miioni di euro.

L’arch. Napolitano ha descritto i lavori in corso, realizzati dalla Finso, del gruppo Fincantieri, sottolineando come il progetto si sia preoccupato prima di tutto di garantire la continuità dell’attività ospedaliera.

Saranno installati, alla testa dei pilastri che reggono la struttura, degli isolatori sismici, e si costruiranno anche nuovi spazi. L’architetto ha rassicurato sui tempi: al momento i ritardi sono limitati e recuperabili in pochi mesi. Il cantiere durerà cinque anni, e il termine è fissato per il 21 maggio 2029.

Si è illustrata anche un’altra costruzione in corso, a poca distanza dall’ospedale, accanto al poliambulatorio di viale della Resistenza, destinata ad ospitare al piano terra la Casa di Comunità, e al primo piano l’Ospedale di Comunità.

Se la nuova "Casa" ospiterà servizi ambulatoriali e specialistici con modalità innovative, e sarà anche la sede nella quale tornerà il centro prelievi, oggi affidato a una struttura privata, l’Ospedale di Comunità sarà un reparto extraospedaliero, per le cure intermedie, con l’intento di favorire le dimissioni ospedaliere, per i degenti non ancora in grado di rientrare nella propria casa.

Per i tempi, non ci sono ritardi, ed essendo opere finanziate dal Pnrr, dovranno essere operative entro la fine del 2026, contando però di chiudere il cantiere sei mesi prima. Alla fine il sindaco Leonardo Romagnoli ha concluso: "Da questa assemblea sono emersi molti interrogativi, che avranno bisogno di risposte. Ci saranno altre occasioni di confronto".

Paolo Guidotti