
San Salvi Misteri e dolori Passeggiate tra i fantasmi e i ruderi dell’ex manicomio
Tra memoria, presente e possibile futuro. Da oggi all’11 agosto a San Salvi torna il tradizionale appuntamento – 25esima edizione – con la passeggiata "C’era una volta il manicomio", iniziativa che ha come obiettivo far riflette sorridendo e recuperare una memoria viva di quella che fu la rivoluzione di Franco Basaglia e della sua equipe che portò alla definitiva chiusura dei manicomi, e soprattutto confrontarla con l’oggi e i suoi problemi. Tre serate (inizio 21,30) durante le quali Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza accompagneranno i passeggiatori a vivere San Salvi tra passato e presente. "C’era una volta…" è una chiacchierata-affabulazione nata nel 1999 e a oggi ha superato 600 repliche con oltre 60.000 spettatori in edizioni riferite a 14 manicomi in tutta Italia. Lo spettacolo vanta il riconoscimento di Unesco e Consiglio d’Europa come esemplare "passeggiata patrimoniale". Questo perché la finalità è la promozione della consapevolezza tra i cittadini della loro interazione con il patrimonio culturale in cui vivono e lavorano, e in particolare del beneficio che deriva dal vivere immersi in questo patrimonio, per la sua portata storica e le attività attuali. Durante la passeggiata partecipanti e organizzatori agiscono anche come testimoni dell’uso del patrimonio culturale, e delle sue possibili trasformazioni. E, anno dopo anno, questo avviene a San Salvi recuperando la memoria del luogo ed evidenziando cosa sia urgente fare (prenotazione: whatsapp 3356270739 o mail a [email protected]).
Aspettando, poi, il centenario della nascita di Franco Basaglia (1924), i Chille di San Salvi si stanno organizzando per le manifestazioni dei prossimi mesi visto che quest’anno cadono altri anniversari importanti: i 50 anni dalla creazione di Marco Cavallo, il grande cavallo azzurro di cartapesta ideato tra gli altri da Giuliano Scabia e Peppe Dell’Acqua e che abbatté il muro del manicomio di Trieste; i 25 anni dall’apertura alla città di San Salvi, con l’uscita dell’ultimo matto e il contemporaneo ingresso – su richiesta del direttore Carmelo Pellicanò – dei Chille e del loro presidio culturale permanente. Per ora i festeggiamenti sono top secret anche se in collaborazione con l’artista Edoardo Malagigi sono già iniziati i preparativi per creare un Marco Cavallo del 21° secolo, in plastica riciclata, alto cinque metri.
B.B.