
Un sorso di vino andato... di traverso ed è baruffa tra il leader della Lega, Matteo Salvini e le istituzioni...
Un sorso di vino andato... di traverso ed è baruffa tra il leader della Lega, Matteo Salvini e le istituzioni – e non solo – toscane. Il casus belli nasce da quella che il numero uno del Carroccio definirà solo una battuta. Ma tant’è. Poche ora prima, durante un incontro con il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio il quale aveva sottolineato come, a suo dire, "è più conosciuto ed esportato il Montepulciano d’Abruzzo che il Nobile di Toscana" il vicepremier avrebbe risposto "Ah sì? Meglio, perché i toscani hanno rotto le p…". Apriti cielo! Il governatore della Toscana Eugenio Giani ha risposto subito per le rime: "Quando si scherza, lo si fa su materie che hanno una caratteristica che può richiamare lo scherzo. Quando in modo così netto ci si esprime in forma così sguaiata è qualcosa che lascia una ferita dentro e l’amaro in bocca". Critiche anche dal leader di Italia viva, Matteo Renzi: "Dice Salvini che i toscani hanno rotto. Può darsi. Sono i soliti pensieri raffinati e profondi di un uomo che cantava ‘Senti che puzza scappano anche i cani stanno arrivando i napoletani’ e poi è andato a chiedere i voti in Campania". E Salvini? Minimizza. "Sono sei anni che sono più toscano che milanese. Era una battuta sul vino. Siccome gli ho detto che ormai mangio toscano, bevo toscano, fra un po’ parlo toscano: sono circondato. Ma con gioia".
Emanuele Baldi